Roma - Oggi abbiamo sanzionato la sede dell’Almaviva!

Iniziativa sotto la sede romana di Almaviva, produttrice dei radar anti immigrati impiegati in Sicilia

7 / 4 / 2011

7 aprile 2011

Almaviva è uno degli attori privati chiave nel campo delle politiche “securitarie” e di contrasto alla cosiddetta immigrazione clandestina. Oltre ad aver collaborato con il governo nella realizzazione del “permesso di soggiorno elettronico”, la società partecipa ai progetti previsti dal programma operativo nazionale (PON) “Sicurezza per lo sviluppo - Obiettivo Convergenza 2007-2013” e, da poco, ha vinto l’appalto per l’istallazione di radar, fabbricati in Israele, utilizzati in una guerra che da tempo impegna il governo italiano, producendo migliaia di vittime spesso invisibili e destinate a rimanere senza nome: la guerra ai migranti che osano solcare il Mar Mediterraneo alla ricerca di una vita migliore.

Il nome in codice EL/M-2226 ACSR (Advanced Coastal Surveillance Radar) ed il sistema è stato progettato appositamente per individuare imbarcazioni veloci di piccole dimensioni sino ad una distanza dalla costa di 50 chilometri.  Un traliccio di 36 metri è apparso all'improvviso nel cuore di una delle aree più pregevoli della Sicilia sotto il profilo ambientale, paesaggistico ed archeologico, Capo Murro di Porco, all’interno dell’area marina “protetta” del Plemmirio di Siracusa.

I dati intercettati dai radar vengono inviati al Centro di comando e controllo generale della Guardia di finanza che dà il via alle operazioni aeree e marittime di respingimento con le modalità sperimentate in questi giorni di crisi umanitaria nel Canale di Sicilia.

Oltre un milione per ogni antenna (ne sono previste cinque), un grande affare per questa società, già contractor della N.A.T.O. e con un fatturato annuo da oltre 800 milioni.

Siamo stati a Lampedusa nei giorni scorsi, domani saremo in Tunisia per incontrare i protagonisti della rivolta e costruire assieme un'Europa differente, capace di includere, a pieno titolo, l’altra sponda del Mediterraneo: uno spazio che desidera libertà e democrazia e sta lottando per questo.

La lotta è comune, è la lotta per i nostri diritti. E’ la lotta di chi pratica dal basso, quotidianamente, la politica dell’accoglienza contro quella dei respingimenti!

No Border No Nation Stop Deportation

Conferenza stampa h14 Palazzo Valentini, sala delle bandiere

UNITI PER LA LIBERTA'

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