Stamattina nuovo presidio davanti al Consiglio comunale dove gli attivisti di Roma continuano la loro battaglia contro la svendita dell'acqua.
DA ACTION IN MOVIMENTO SUI FATTI DEL 11 giugno
La responsabilita' del clima che ieri si è creato in Aula Giulio cesare
e' solo di Alemanno, che vilmente non ci ha nemmeno messa la faccia. La
responsabilita' del sindaco è doppia in quanto il suo modo di gestire la
cosa pubblica annulla la volonta' popolare e non tiene conto di quanto
espresso da 1.200.000 cittadini romani che non vogliono privatizzare
ACEA; aiutato, poi, dalla sua maggioranza sta violando reiteratamente il
regolamento dell'aula impedendo all'opposizione di esercitare il suo
ruolo, negando cosi' uno scontro, magari aspro, ma nel rispetto e
all'interno di regole democratiche.
Gli attacchi politici contro
Alemanno non vengono solo dall'opposizione capitolina, anche la
governatrice Polverini e la componente che lo ha sostenuto ha prese le
distanze dal suo modo di governare la citta', - vedi Acea e raccolta
rifiuti- e le recenti dichiarazione dell'UDC sono una conferma del suo
fallimento.
Se Alemanno vuole andare avanti nel suo compito di
sindaco di Roma deve ritirare la delibera 32 e rispettare la scelta
fatta dai cittadini romani, molti dei quali sono gli stessi che lo hanno
votato. Infine, precisando che non sono istruttore di niente in nessuna
palestra romana coltivando da sempre una passione per il nuoto, dico
che se è giusto punire il mio comportamento, è giusto puinire anche
quello di coloro che con sgambetti e pugni hanno colpiti i manifestanti
dei movimenti cittadini e l'on.le Marroni ferendolo.
Andrea Alzetta - Presidente Roma in Action all'Assemblea Capitolina