Lunedi 1 marzo, un giorno senza di noi: in piazza a Roma, a Montecitorio, per una lezione di esodo, diritti comuni, libertà di movimento contro il Governo del razzismo

Roma - Lezioni di Clandestinità - 1 Marzo

25 / 2 / 2010

Siamo tutti Clandestini, siamo tutti antirazzisti oltre la retorica della solidarietà. 

Tutti insieme, studenti, giovani, precari, migranti e disoccupati, costruiremo una vera e propria "Lezione di clandestinità".

Quelle differenze che noi consideriamo una ricchezza culturale, quelle singolarità che ci rendono migliori, sono state trasformate da chi governa in un reato: il reato di clandestinità. 

Un reato che punta a criminalizza le altre culture e impedisce un'integrazione costruttiva, il tentativo di isolare migliaia di persone e trasformarle in fuorilegge solo per quello che sono.

Il 1 marzo i ruoli si invertiranno e dimostreremo che la nostra cultura può essere arricchita dalle storie e dalle esperienze di chi, venendo in questo paese in cerca di un lavoro, non trova nient'altro che un muro che lo separa dalla vita sociale e spesso dalla dignità.

IL PROGRAMMA - h10:30@Montecitorio:

Partecipano alla lezione:

Igiaba Sciego (scrittrice italo-somala)

Luca Mascini (Militant A)

Lavoratori africani di Rosarno,richiedenti asilo afgani, seconde generazioni Roma, e molti altri. Live set, racconto,jam antirazzista - un nuovo sapere che reclama nuovi diritti comuni!

Una giornata di esperienze, racconti, vite ed immagini diverse si incontreranno in quella piazza, nella convinzione che sia arrivato il momento di tracciare una vera alternativa al razzismo di stato, ai provvedimenti che colpiscono in maniera indiscriminata tutti i migranti.

Il tetto del 30% nelle scuole per i bambini stranieri è solo l’ultima dimostrazione di come il mondo della formazione sia un laboratorio per gli esperimenti discriminatori del governo Berlusconi.

Per noi, che pensiamo che non serve un pezzo di carta per essere cittadini, per rivendicare diritti, per trovare la dignità, per tutti gli studenti e i precari che credono che la strada da percorrere sia un’atra, il 1 Marzo rappresenta solo una tappa.

Alle porte chiuse e alle discriminazioni nelle scuole e nelle università, rispondiamo con una giornata che vuole portare alla luce quanta ricchezza esista nelle differenze, differenze che non si appiattiscono, ma che parlano e crescono insieme.

A chi ogni giorno tenta di spiegarci come solo gli italiani possano insegnare qualcosa, e che delle altre culture c’è solo da diffidare, da tenersi lontani, non opponiamo una piazza ricca di contenuti e di colori, che comunica e realmente ci insegna qualcosa.

Il 1 Marzo saremo noi a prendere una lezione, una lezione di clandestinità, perché clandestini vengono definiti tutti quei soggetti fastidiosi, che vorrebbero invisibili.

Clandestini gli studenti che diventano una scocciatura nelle lotte che portano avanti per un’istruzione di qualità, clandestini i precari che chiedono un nuovo welfare, clandestini infine i migranti, che vengono sfruttati e criminalizzati appena diventano inutili.

Da piazza Montecitorio vogliamo partire, per far si che il mondo della formazione affermi finalmente che l’aria deve cambiare, che non saranno più accettate discriminazioni. 

Da questa data vogliamo cominciare per far si che ogni giorno, non solo il 1 Marzo, le differenze si incontrino e comincino a camminare e crescere insieme, aldilà della retorica della solidarietà!

Leggi l'articolo di Militant A sul Manifesto: "Primo Marzo - e venne il giorno senza migranti"

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