Roma - In migliaia contro il TTIP

7 / 5 / 2016

Già dalle prime impressioni avute nel corso del concentramento in piazza della Repubblica si intuiva che la partecipazione alla manifestazione nazionale contro il Partenariato Transatlantico sul Commercio e gli Investimenti (TTIP) avrebbe avuto grandi numeri. Tante le persone presenti, provenienti da ogni parte di Italia. Più di 30 autobus hanno infatti raggiunto la capitale nel corso della mattinata.
Nelle prossime settimane il negoziato tra Unione Europea e Stati Uniti entra, dopo circa tre anni, nella fase decisiva. L'obiettivo del Partenariato è quello di stabilire un'area di libero scambio tra le due sponde dell'Atlantico e di ridefinire complessivamente le regole del commercio e dell’economia mondiale, per favorire gli interessi delle grandi corporation e dei gruppi affaristici intercontinentali. Dietro l'abbattimento delle barriere "non tariffarie" si cela il tentativo di eliminare tutte le leggi, normative e regolamenti che sono stati conquistati in decenni di lotte per la tutela dei diritti sociali, ambientali ed alimentari.
Lo striscione di testa del corteo "Le persone prima dei profitti" indica che in Italia, come nel resto del mondo, ci sono migliaia di uomini e donne disposte a lottare contro la mercificazione dell'ambiente ed il saccheggio dei beni comuni.

Tanti i comitati territoriali che hanno aderito alla giornata ed hanno raggiunto Roma. Erano presenti alla manifestazione anche le tante realtà che stanno dando vita in questi mesi alla campagna sui Referendum Sociali, visti i legami esistenti tra i quesiti referendari ed una battaglia più generale contro la liberalizzazione completa dei servizi sociali e del Welfare pubblico.

Durante il tragitto, che da via Cavour proseguiva per via Merulana per poi confluire in viale Manzoni e via Emanuele Filiberto, il corteo si è ingrossato sempre di più, arrivando a toccare la cifra di 50.000 partecipanti, a detta degli organizzatori.

Ci sono stati diversi gli interventi dal microfono, tra cui quello di padre Alex Zanotelli che ha incitato il corteo a combattere contro il TTIP, come contro la direttiva Bolkestein, il CETA e qualsiasi forma di liberalizzazione sfrenata dell’economia e di privazione della democrazia. Per Marco Bersani (Attac Italia) solo con lotte di massa si può fermare l'attacco ai beni comuni fatto dalla governance neo-liberale e dal governo Renzi

Il corteo si è concluso in una piazza San Giovanni stracolma di gente, dove sono intervenuti dal palco i portavoce della campagna e diversi sindaci che stanno portando avanti la battaglia contro il TTIP a livello locale, con il sostegno dei loro consigli comunali.
Anche in Italia, come in altri paesi europei, la lotta contro il Partenariato sta assumendo caratteristiche di massa, come dimostra la grande partecipazione alla manifestazione di oggi. Secondo Monica Di Sisto, una delle portavoci italiane della campagna Stop TTIP, finalmente anche i movimenti italiani hanno dato una risposta dal basso all’altezza di altri movimenti europei che da tempo stanno portando in piazza decine di migliaia di persone contro il trattato. “La manifestazione di oggi” continua la Di Sisto “è stata un’occasione per portare alla ribalta pubblica il più grande trattato globale attualmente in discussione, attorno al quale si muovono interessi quantificabili nel 42% del PIL di tutto il Pianeta.”

Le immagini del corteo (foto Enzo Vitalesta)