Occupazione dell' Assessorato alle politiche sociali del Comune di Roma da parte dei "dublinanti" afghani e dei movimenti.

Roma - I diritti non scadono

9 / 4 / 2010

I DIRITTI NON SCADONO!

Roma, 8 aprile 2010

La mattina di giovedì 8 aprile circa sessanta persone, tra cui un gruppo di richiedenti asilo e rifugiati afgani, hanno occupato gli uffici del V dipartimento dell'Assessorato alle politiche sociali del Comune di Roma, per protestare contro l’assenza di un sistema dignitoso di accoglienza nella città di Roma e chiedere l’immediato prolungamento dell’accoglienza presso il centro S.A.S.F.I.D. San Camillo-Forlanini, dove sono attualmente ospitati circa sessanta rifugiati e richiedenti asilo, in gran parte di cittadinanza afgana. Dopo settimane di silenzio e latitanza da parte del Comune di Roma, in seguito all’azione di questa mattina i movimenti hanno ottenuto un incontro per venerdì 9 aprile con il direttore del V dipartimento Angelo Scozzafava, per reclamare risposte immediate.

ACCOGLIENZA A TERMINE?

I DIRITTI NON SCADONO

Il comune di Roma ha chiuso il 31 marzo il piano di accoglienza straordinario denominato “piano freddo”, che ha accolto circa 600 persone ogni notte. Dal primo aprile i cittadini in emergenza abitativa, che erano stati accolti nelle strutture di accoglienza istituite dalla sala operativa sociale del V dipartimento, sono di nuovo per strada: sfrattati, cittadini in condizione di grave emergenza abitativa, richiedenti asilo e rifugiati, oltre i senza fissa dimora. Non è stata offerta alcuna prospettiva di uscita dall’emergenza:

4 MESI DI ACCOGLIENZA E POI SI SALVI CHI PUO’.

Queste le politiche sociali della giunta capitolina!!!

Un destino che accomuna ogni anno diversi cittadini, ai quali non viene garantito in alcun modo il diritto alla casa e ad un’accoglienza degna. Come nel caso dei cittadini afgani accolti da alcuni mesi presso i padiglioni dell’istituto Forlanini: dal 31 marzo, questi rifugiati sono ospitati dallo stesso Istituto esclusivamente grazie all’attivazione dei movimenti e di alcune associazioni, come Medici per i Diritti Umani, e alla scelta della stessa dirigenza ospedaliera, che ha ritenuto inopportuno mettere decine di rifugiati in mezzo a una strada. Mentre il Comune continua ad essere in tutto e per tutto latitante e a non assumersi le responsabilità che gli competono. Non esiste un piano di accoglienza adeguato per i rifugiati, e il piano freddo non può essere la sola risposta indifferenziata di tutela abitativa. Si tratta, in questo specifico caso, di persone che arrivano in Italia in cerca di una vita dignitosa, trovando invece rifugio solo nella desolazione delle aree abbandonate attorno all'Air Terminal della Stazione Ostiense, dove vivono in condizioni subumane nonostante abbiano diritto alla piena protezione internazionale. Da lì sono stati sgomberati, da lì sono arrivati al Forlanini attraverso il piano attivato per l'”emergenza freddo”. Se non verrà prolungata l’accoglienza nelle strutture dove si trovano ora, è lì che torneranno, alla ricerca di un piazzale dove piantare una tenda, in attesa di una vita migliore di quella della guerra in cui è coinvolto il loro paese – una guerra a cui l'Italia partecipa attivamente. Che fuggano dai Talebani o dalla Nato, l'Italia deve garantire loro un’accoglienza dignitosa.

Chiediamo per questo il prolungamento immediato dell'utilizzo delle strutture dell'ospedale Forlanini per i rifugiati e i richiedenti asilo. Chiediamo che il Comune di Roma si attivi per risolvere questa situazione nella contingenza immediata, e dia il via a un piano di accoglienza all'altezza di una metropoli globale come Roma.

Diritto d'asilo, diritto a fuggire dalla guerra,diritto a vivere con dignità!

Rifugiati e richiedenti asilo afgani

Action migranti, Strike - Yo Migro, Esc_infomigrante

Occupazione dell' Assessorato alle politiche sociali del Comune di Roma

Occupazione dell' Assessorato alle politiche sociali del Comune di Roma

Occupazione dell' Assessorato alle politiche sociali del Comune di Roma