Roma - Conferenza Internazionale Cambiare il sistema non il clima

25 / 10 / 2011

Ampia e articolata la discussione proposta nel Convegno Internazionale "Cambiare il sistema, non il clima" promosso da A Sud e dalla Rete Italiana per la Giustizia Ambientale e Sociale.

Soggetti tra loro diversi si sono confrontati sulle prospettive locali e globali nello scenario della moderna crisi ambientale, sociale ed economica.

Esperti, esponenti delle associazioni, amministratori, sindacalisti hanno insieme condiviso la necessità di interrogarsi sui nodi della crisi e della costruzione dell'alternativa ad un modello che non si può più riproporre.

Un'alternativa da costruire fuori dai diktat della finanza e delle logiche accentratrici e monopolistiche della produzione energetica per affermare un nuovo protagonismo sociale in grado di rispondere alla devastazione ambientale e delle relazioni sociali per aprire spazi reali di democrazia.

Le false soluzioni proposte dai vertici dell'Onu sono state lo sfondo per una riflessione intorno alla Cop17 di Durban.

Rigas andrà a Durban con un proprio contributo presentato durante la Conferenza Internazionale.

Tra le proposte avanzate quella della creazione di luoghi pubblici, laboratori, esperienze territoriali in grado di praticare l'alternativa energetica come nuova definizione delle relazioni sociali e produttive.

E' stata inoltre presentata la proposta di un Patto per l'energia bene comune attraverso una mozione d'impegno su questi temi che la Rete Italiana per la Giustizia Ambientale e Sociale intende promuovere per coinvolgere le amministrazioni locali.

CONTRIBUTI

MOZIONE

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Oggetto: adesione alle mobilitazioni ed iniziative previste a Durban, in coincidenza della 17a Conferenza ONU sui cambiamenti climatici; appoggio alle iniziative di informazione sulla crisi ecologica e sostegno alla proposta di creazione di un tavolo di discussione tra amministratori, società civile, sindacati, scienziati e movimenti per la giustizia ambientale sulle iniziative da promuovere a livello locale /cittadino per il risparmio energetico e la riduzione delle emissioni.

Premesso che

dal 28 novembre al 9 dicembre 2011, a Durban, in Sud Africa, si terrà la 17a e ultima Conferenza delle Parti della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (United Nations Framework Convention on Climate Change - UNFCCC) dove i grandi del mondo si ritroveranno attorno ad un tavolo, per discutere di come far fronte alla più grave minaccia che attualmente l'umanità si trova ad affrontare e per tentare di raggiungere un accordo vincolante per salvare il pianeta dal riscaldamento globale;

il cambiamento climatico è oramai avvertito come un problema reale, che tutti iniziano a sperimentare sulla propria pelle così come è avvertita in maniera sempre più forte, dai cittadini di tutto il mondo, l’urgenza di individuare le adeguate e necessarie soluzioni e che i politici agiscano per il bene comune, contro le forti pressioni delle lobbies che operano per il mantenimento dello status quo;

se quindi, da un lato, appare oltremodo apprezzabile il cammino che stanno percorrendo i movimenti sociali e indigeni, organizzazioni non governative, attivisti e intellettuali che hanno messo al centro del loro agire e delle loro elaborazioni politiche ed economiche la giustizia ambientale e sociale e la difesa del pianeta, dall’altro, si rende necessario per le istituzioni valorizzare e sostenere questi movimenti provenienti dal basso e favorire la saldatura che si potrebbe creare tra questi e i Governi nazionali e le Organizzazioni sovranazionali;

i movimenti e la società civile si incontreranno a Durban per un serie di iniziative, discussione e mobilitazioni, organizzate in coincidenza della Conferenza ONU sui cambiamenti climatici, alle quali parteciperà una delegazione della Rete Italiana per la Giustizia Ambientale e Sociale (RIGAS), con l'obiettivo di organizzare un nuovo campo planetario capace di dare le risposte che l'umanità anela e di cui ha un disperato bisogno;

la governance globale ha già fallito a Copenaghen e a Cancun, sulla crisi alimentare, su quella energetica, su quella finanziaria, su quella migratoria e su quella economica, e potrebbe pericolosamente fallire anche a Durban nel suo ultimo appuntamento; queste crisi possono essere superate solo attraverso la costruzione di un modello che metta la giustizia ambientale e sociale al centro della costruzione del proprio paradigma di civilizzazione;

la cittadinanza italiana si è espressa nel giugno 2011 attraverso lo strumento referendario per una riforma del modello energetico nazionale, rifiutando il ritorno al nucleare ed affermando che l'energia in quanto bene comune deve essere gestita democraticamente;

l'applicazione in tutta Europa di strumenti come il Patto dei Sindaci, promuove lo sviluppo di piani energetici locali basati sull'energia rinnovabile e distribuita, il risparmio e l'efficienza energetica, come misure per diminuire le emissioni di carbonio e per creare occupazione, visti come percorsi obbligati per uscire dalla crisi ecologica attuale;

la questione energetica sia centrale nel fronteggiare i cambiamenti climatici e nello sviluppare modelli produttivi che tendono verso uno sviluppo sociale e ambientale sostenibile, la creazione di nuove istanze istituzionali partecipative che dalle amministrazioni locali permettano l'attuazione di reali misure alternative, rappresenta un campo d'azione da esplorare e implementare attraverso spazi di confronto tra governi locali e attori sociali;

Il Consiglio …..

Aderisce alle iniziative e mobilitazioni convocate dai movimenti sociali e dalla società civile a Durban, in coincidenza della 17a Conferenza ONU sui cambiamenti climatici, con il fine di discutere delle proposte e delle alternative esistenti per far fronte ai cambiamenti climatici;

S'impegna a diffondere le questioni in discussione a Durban e gli esiti della conferenza all'interno della sua amministrazione e fra l'opinione pubblica del territorio cittadino;

Impegna il …. (Presidente) a verificare la possibilità di inviare una delegazione di rappresentanti del.. …, in qualità di osservatori e/o partecipanti all’importantissima iniziativa mondiale;

S'impegna ad aprire un tavolo di discussione con gli attori sociali del territorio...(organizzazioni sociali, ricercatori, movimenti, sindacati) per articolare una strategia d'azione locale condivisa per fronteggiare i cambiamenti climatici, per ridurre le emissioni, per promuovere modelli energetici cittadini democratici e distribuiti.

Roma 24.10.2011

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    Giuseppe Caccia - Consigliere comunale Venezia al Connvegno di Rigas "Cambiare il sistema, non il clima"