Verso il #15nov

Rimini - Verso il #15nov. Basta cantieri, vogliamo scuole!

Blitz del Collettivo Studenti questa mattina presso il cantiere edile, bloccato dal 2008, dove dovrebbe sorgere il nuovo liceo linguistico, per denunciare la fatiscenza delle strutture scolastiche riminesi e la mancata volontà politica di investire fondi nella scuola pubblica. Domenica 10 novembre dalle 18 presso la Vecchia Pescheria - piazza Cavour sarà allestita la mostra dal titolo "La Scuola Crepa".

9 / 11 / 2013

Di seguito il testo del volantino distribuito dagli studenti durante l'azione di questa mattina presso il cantiere del Valgimigli.

Ci continuano a ripetere che va tutto bene, che in un periodo di crisi come questo dobbiamo fare sacrifici e che l’edilizia scolastica nel nostro territorio è una delle migliori in Italia. E' da parecchi anni che abbiamo smesso di credere alle favole e oggi non siamo più disposti a farci prendere in giro da Ministri dell'Istruzione e Assessori di turno né a sacrificarci per una crisi che non abbiamo prodotto.

Lo scorso anno scolastico si era concluso con posizioni molto chiare in merito al tema dell'edilizia scolastica e degli accorpamenti tra gli Istituti, con una ferma posizione da parte degli studenti e del corpo docente dell'Istituto Alberghiero Savioli prima e dell’Istituto Einaudi e del Liceo Linguistico Valgimigli poi: basta aule-container, basta accorpamenti! Nonostante la volontà espressa da migliaia di studenti, professori, personale ATA e genitori, l’Assessore Provinciale alla scuola Meris Soldati (la stessa che continua a chiederci sacrifici e bocche tappate) a pochi giorni dall’inizio dell’anno scolastico ha confermato lo spostamento di alcune classi del Liceo Linguistico Valgimigli all’interno dell’Istituto per Geometri Belluzzi, lasciando il resto del Linguistico nella sua sede storica costruita nel dopoguerra e dichiarando che questo accorpamento delle scuole era assolutamente necessario. Spostamento che si va a sommare ai restanti già attuati negli scorsi anni e che vedono la maggior parte delle scuole del nostro territorio ospitare studenti provenienti dai più differenti percorsi di studio.

Il cantiere in cui ci siamo recati questa mattina per denunciare la situazione insostenibile in cui versa l'edilizia scolastica, aperto nel 2004 con uno stanziamento di € 8.722.025,33 previsto sul triennio 2004/2006, si è bloccato nel 2008 a causa del fallimento della ditta appaltatrice. A questo sono seguiti nuovi bandi, bocciati in nome del patto di stabilità.

Da una parte, quindi, un cantiere bloccato, in cui è stata già investita una somma considerevole di denaro pubblico che rischia di essere gettato al vento se non si riprendono i lavori al più presto. Dall'altro edifici scolastici fatiscenti, che non riescono più a contenere gli studenti iscritti, privi delle normative di sicurezza, con ambienti insalubri e completamente inadatti a garantire un percorso di studi e formazione idoneo e degno di questo nome a tutti, studenti con disabilità inclusi, che si trovano sempre più spesso a dover pagare i costi più alti di questa drammatica situazione.

Ad inizio anno l’Assessore Soldati aveva assicurato che i lavori presso il centro studi di Viserba sarebbero ripresi, dopo i controlli antisismici, ma di questa fantomatica struttura promessa dalla Provincia per accogliere il liceo, rimangono solo delle fondamenta che si allagano ogni volta che piove rendendole inagibili, se non per le papere che ci sguazzano dentro (forse è il nuovo laboratorio di biologia?!).

A questo punto la domanda sorge spontanea: perché invece di “spezzare” una scuola spostandone le classi per accorparle ad un’altra di indirizzo completamente diverso, per di più in una scuola che non può contenere così tanti studenti, non si fa un nuovo bando per riaprire il cantiere e si dà la possibilità a tutti e a tutte di studiare in una scuola degna di questo nome?? C'è davvero la volontà politica di investire nella formazione e nel garantire delle strutture adatte a chi nelle scuole ci passa 6-7 ore al giorno? O la priorità per i nostri Assessori resta solo la promozione turistica?!

Non accettiamo scelte calate dall'alto figlie di politiche che non tengono conto delle opinioni degli studenti e degli insegnanti che in prima persona vivono la scuola e tutte le sue criticità!

Invece di investire il denaro pubblico nei registri elettronici e nelle prove INVALSI - per cui si spendono 20 milioni di euro all'anno!! - meri strumenti di controllo e dequalificazione della didattica suggeriamo a Ministri ed Assessori di entrare più spesso nelle nostre scuole per rendersi conto al meglio dove questi andrebbero investiti.

Chiediamo quindi l’immediata riapertura del cantiere presso il centro studi di Viserba ed investimenti seri e reali nell'edilizia scolastica che si traducano da subito nella riqualificazione e ristrutturazione delle nostre scuole affinché ci sia permesso studiare in ambienti salubri ed idonei.

Rilanciamo inoltre l'appuntamento nella giornata di domani, domenica 10 novembre, dove presso la Vecchia Pescheria - piazza Cavour, sarà allestita una mostra dal titolo "La Scuola Crepa" e la scadenza del 15 novembre dove a Rimini, così come in tantissime altre città italiane, scenderemo in piazza per riappropriarci delle nostre scuole, delle nostre città e del nostro futuro!

Partenza corteo ore 8:30 dall'Arco d'Augusto.

Collettivo Studenti Rimini

FB: Collettivo Studenti Rimini

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