Una delle poche rimaste, l'unica che ancora mantiene un profilo selvaggio senza essere schiacciata dal cemento, dalla privatizzazione e dal confinamento determinto dalla condizione sociale e dalla provenienza geografica.
L'unica spiaggia libera dove il sabato e la domenica, arrivano interi clan famigliari con ombrelloni, tavoli e sedie pieghevoli e frigoriferi portatili.
Quella dove se c'è la tramontana e il mare in tempesta, vedi ancora colorati surfisti inseguire le onde.
Quella dove si banchetta con la parmigiana della nonna, o l'insalata russa delle donne dell'est nel loro giorno di riposo dall'assistenza dei nostri anziani; dove si giocano partite di calcio meticce fra marocchini, peruviani e riminesi; dove ritrovi sempre di anno in anno le stesse persone.
La grande partecipazione all'iniziativa di oggi, con i surfisti del marasma surf, con i bagnanti, con il comitato e tantissime altre realtà, è stata entusiasmante e carica di significati.
Dal territorio e dalla sua specificità si è partiti per parlare di speculazione, di privatizzazione, di mercato e della necessità di una presa di parola comune, perchè comune è quindi di tutti è la spiaggia libera.
Dopo lo sgombero del Paz, dopo l'imminente sfratto della Casa della Pace, l'amministrazione comunale - questa volta con il'Assessorato allo sport - pensa di chiudere velocemente la partita e di concedere parte della spiaggia al Club nautico per una scuola di vela.
Le persone che la vivono di anno in anno, dicono di no e lo dicono parlando lessici, accenti, dialetti differenti.
Ci voleva proprio questa giornata, ha fatto bene a tanti e a tante, a quanti credono che dentro la produzione e difesa del comune sia possibile il cambiamento, in attesa di aspettare un altro importante appuntamento la Pink Parade 2.0 del 2 luglio.
Proprio come recitava una delle tante scritte sullo striscione che verrà consegnato al Comune di Rimini nei prossimi giorni, insieme alle firme che si stanno raccogliendo: "il pensiero è come l'oceano, non lo puoi bloccare, non lo puoi recintare".