Rimini - Siamo tutti cittadini!

Manifestazione antirazzista e contro il pacchetto sicurezza

23 / 9 / 2009

Siamo uomini e donne che abitano questa città, non importa quale sia la nostra nazionalità, il colore della nostra pelle, ciò che importa è quello che abbiamo da dire, le storie che vogliamo raccontare. e' divenuto oramai troppo insopportabile il senso di oppressione che viviamo quotidianamente, un senso di oppressione, di esclusione e di indifferenza che sentiamo sempre di più sulla nostra pelle.

Già prima del famigerato pacchetto sicurezza, la legge che rafforza il razzismo istituzionale, che legittima la discriminazione sulla base della provenienza geografica e sulla condizione sociale era difficile vivere: il permesso di soggiorno e il suo legame con il contratto di lavoro, così come l'idoneità alloggiativa, sono sempre stati per noi uno stigma, un terno al lotto, "tiriamo i dadi speriamo che la fortuna ci aiuti" questo il pensiero che ci ha accompagnato. Poi il pacchetto sicurezza ha esasperato le forme del controllo, della repressione, della città prigione.

 Nella nostra città dopo vigili urbani mascherati ed addestrati in mille modi, polizia, finanza, carabinieri, sono arrivati anche i pattuglioni dell'esercito a presidiare le spiagge e i parchi alla ricerca del nemico da scovare, della paura da alimentare... Le stesse retate sulla spiaggia a caccia dei venditori ambulanti rappresentano più azioni di guerra ad alta intensità che non ordinari controlli dell'oramai ordinario ordine pubblico: elicotteri, imbarcazioni, fuoristrada, quod, la spiaggia trasformata in check point, le urla, il braccaggio, il tentativo di fuga e il suono del pianto dei tanti bambini impauriti da quelle immagini, nonché delle tante voci di dissenso che mai come queste estate si sono alzate a difesa del diritto umano alla sopravvivenza.

Sopravvivenza è, non vita. Sempre più crescenti in città sono gli episodi di razzismo, le tante forme di intolleranza, la paura generalizzata che guarda ai diversi, ai cittadini migranti come l'oggetto privilegiato di una paura alimentata da una politica che anziché promuovere convivenza sociale e risposte alla crisi economica che avanza, vuole trovare vie di fuga facili e nemici su cui scaricare i costi generali di un mondo che sembra impazzito.

 Siamo uomini e donne che abitano la città, lavorano e arricchiscono il territorio dentro le gabbie moderne dello sfruttamento, gabbie moderne che privilegiano i privilegiati, chi non per necessità ma per virtù, pratica quotidianamente l'evasione fiscale. Risulta infatti da una recente ricerca che tanto clamore ha generato, che Rimini sia una delle città con i redditi più bassi in Italia e di converso anche una con maggiori consumi.... E poi siamo noi che produciamo ricchezza, noi che siamo il lavoro-vivo di questo territorio ad essere criminalizzati, additati come delinquenti, evasori, impostori, umiliati per la nostra condizione umana.

Siamo però uomini e donne che trovano il coraggio e vogliono dar voce ai senza voce, che vogliono dar vita ad uno spazio comune di costruzione di un'altra comunità possibile, una comunità che dice:

basta razzismo, basta retate, basta intolleranza.

Una nuova comunità che chiede legittimamente delle cose sacrosante:

  • Regolarizzazione permanente;
  • Basta alle politiche sicuritarie, basta pacchetto sicurezza, l'unica sicurezza che conosciamo è quella sociale dei diritti e delle libertà, nonché dei doveri di ciascuno;
  • No agli impedimenti alla celebrazione di matrimoni ed alle registrazioni anagrafiche dei bambini nati in Italia;
  • Vogliamo verità e giustizia per i tanti fratelli, perlopiù venditori ambulanti, che durante l'estate sono passati dal pronto soccorso e si sono visti refertare - a fronte di lesioni di varia natura - pochissimi giorni rispetto ai vigili o alle altre forze dell'ordine che si sono recati al pronto soccorso;
  • Vogliamo una area mercatale in cui i tanti venditori ambulanti migranti con licenza possano vendere la loro merce - perlopiù artigianale e di ottima qualità - senza vedersi sequestrare tutto da agenti in borghese che non rilasciano neppure un verbale di sequestro e che agiscono sempre in modo aggressivo e molesto.

Le nostre parole sono in cammino. Lo saremo anche noi sabato 26 settembre, senza paura attraverseremo la città, una città che per un giorno almeno sarà aperta, inclusiva capace di valorizzare le diversità e di guardare con maggiore forza e speranza al proprio futuro. La ricchezza di Rimini siamo noi. Vi aspettiamo!

Siamo tutti cittadini! Sabato 26 settembre ore 15.00 piazzale kennedy - Rimini

Info:

[email protected]

Tel. 3495666110 - 3294654217