Domenica 27 dicembre alle ore 21 in Piazza Cavour per una fiaccolata in ricordo delle vittime e per dire “Stop all’Assedio di Gaza”

Rimini - Iniziativa pubblica per ricordare Gaza ad un anno dall'operazione Piombo Fuso

Per ricordare l’inizio dell’operazione israeliana di guerra ed occupazione sul territorio di Gaza avviatasi un anno fa, invitiamo la cittadinanza a partecipare domenica 27 dicembre alle ore 21 in Piazza Cavour per una fiaccolata in ricordo delle vittime e per dire “Stop all’Assedio di Gaza”

27 / 12 / 2009

È passato un anno dall’efferato bombardamento israeliano di Gaza.

In quell’operazione, secondo il rapporto del giudice Richard Goldstone al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite, sono stati compiuti svariati crimini di guerra, probabilmente contro l’umanità, e la gente della Striscia è ancora sotto un assedio che impedisce sistematicamente le cure, i rifornimenti, la ricostruzione. È come se alla popolazione dell’Aquila, dopo un terremoto criminosamente provocato, fossero stati impediti i soccorsi di prima e seconda emergenza e tutti i mezzi indispensabili per la ricostruzione. Una situazione inumana. Si è molto parlato di faziosità del rapporto, sbilanciato sulle responsabilità israeliane, ma poco dell’imparzialità dell’ispettore Goldstone, ebreo e sionista: sudafricano, ma ebreo e sionista. E ad ogni modo il Consiglio per i diritti umani ha approvato quel rapporto a maggioranza assoluta.

Un amico palestinese che vive a Rimini da tre anni, con la famiglia d’origine, i parenti e gli amici che vivono ancora a Gaza, dice che l’unica soluzione è sedersi ad un tavolo e, a partire dalle risoluzioni ONU, trovare un accordo che dia pari dignità alle parti. Non ci si può illudere che Israele faccia questo spontaneamente.

Noi non siamo palestinesi ma siamo convinti che la scelta sul da farsi spetti al popolo palestinese. Di uno Stato unico israelo-palestinese si dovrà presto parlare: lo Stato unico binazionale è una soluzione prevista tanti anni fa dal grande intellettuale israeliano Martin Buber come già dalle prime risoluzioni ONU riferite all’area, e più recentemente promossa da Edward Said, Jamil Hilal e diversi importanti intellettuali, storici, giornalisti, poeti ebrei come Ilan Pappè, Michel Warschawski, Jeff Halper, Yitzhak Laor, Amira Hass, Virginia Tilley, Aaron Shabtai, Eyal Weizman e tanti altri. Nello Stato di Israele i due popoli convivono già di fatto, perché 1.400.000 palestinesi hanno la cittadinanza israeliana. Il problema è che non hanno gli stessi diritti.

In quanto cittadini italiani ed europei non vogliamo essere corresponsabili, attraverso la scelta e la complicità dei governi europei, del genocidio etnico che si sta consumando nei confronti del popolo palestinese: per questo partecipiamo alla campagna internazionale di “Boicottaggio, Disinvestimenti e Sanzioni” (come un tempo per il Sud Africa), nei confronti dello Stato israeliano: campagna che va crescendo in tutto il mondo nonostante il silenzio dei principali mezzi d’informazione, e che semplicemente propone un concreto atto di giustizia nei confronti dei Palestinesi.

Una pace giusta e la convivenza tra Israeliani e Palestinesi è anche nell’interessedei cittadini europei, dato che tutti i conflitti in atto nel mondo sono fra loro collegati: così non si può parlare di Israele e di Palestina senza parlare di Iran, non si può parlare di Iran senza parlare di Russia e di Cina, e non si può parlare di Russia e Cina senza parlare di petrolio. Certo non si può parlare di petrolio senza parlare di chi controlla l’Africa, non si può parlare d’Africa senza parlare di immigrazione in Italia e non si può parlare di immigrazione senza parlare di diritti umani.

Da come l’Occidente risolverà tutto questo dipenderà l’assetto futuro del mondo: se regolato dal diritto internazionale o dalla legge del più forte.

Per ricordare l’inizio dell’operazione israeliana di guerra ed occupazione sul territorio di Gaza avviatasi un anno fa, invitiamo la cittadinanza a partecipare domenica 27 dicembre alle ore 21 in Piazza Cavour per una fiaccolata in ricordo delle vittime e per dire “Stop all’Assedio di Gaza”

Il movimento per restare umani “Rimini Gaza”