Rimini - Il nostro allarme sicurezza: povertà e ipocrisie

Sul mediocre dibattito politico cittadino post #14N

18 / 11 / 2014

In questi giorni post 14 novembre abbiamo letto tante cose perlopiù banali o assurde in diverse città italiane, è accaduto anche a Rimini. 

Fra le più banali - che attestano il livello del dibattito politico cittadino - quella di tal Samuele Zerbini consigliere comunale del Pd che a gran voce ha chiesto: "lo sgombero immediato di casa madiba, occupata con la violenza..." ebbene si la violenza... e dove perdindirindina "si fa baracca dalla mattina alla sera". Anche se fra i rumors della rete circolava un "ma Zerbini chi?".

Ora il dibattito si è spostato sull'allarme sicurezza scaturito dopo la pubblicazione sul Sole24ore dei dati sulla criminalità in rapporto al numero di abitanti, Rimini è seconda dopo Milano. 

Naturalmente oltre alla retorica "più stato, più polizia" si aggiunge l'enfatizzazione dell'illegalità debole dei soliti noti, venditori ambulanti, sex workers, poveri ecc.. che va contrastata con ogni mezzo necessario. Stessa cosa vale anche per gli attivisti e le attiviste di movimento . Per questo oggi c'è stata - in occasione del secondo appuntamento della Campagna #UnaCasaPertutti con il banchetto in Piazza Tre Martiri - l'ennesima provocazione della Questura. Un blindato, diverse volanti e agenti in borghese per un banchetto informativo sul diritto alla casa. 

Per questo pubblichiamo di seguito alcuni commenti diffusi in rete in questi giorni dagli studenti del Collettivo riminese e da Casa Madiba Network, per dare dignità e spessore alle problematiche che attraversano il territorio.

Nota del Collettivo Studenti Rimini

"Lancio di uova degli studenti, 157 poliziotti deceduti e centinaia di feriti e dispersi. Richiesto vertice straordinario NATO. Adam Kadmon: "2012 solo posticipato."

"Città in fiamme: studenti ripetono il Sacco di Roma a Rimini, nessun sopravvissuto. Testimoni: "Sembrava essere a Hiroshima"."

"Collettivo Studenti circonda Rimini, intraviste catapulte belliche. Agenti: "Danni ecologici irreversibili". Paracadutate provviste per gli sfollati."

I giornali uno più ridicolo dell'altro. In un corteo che parla di libertà di movimento, diritto alla città, reddito per tutti e tutte, dignità per tutti e tutte, opposizione alle politiche di tagli e alla ridistribuzione di ricchezza dal basso verso l'altro, l'unica cosa che i giornali hanno colto è stato un lancio di uova.

Noi parliamo di città libera, i poliziotti ci mettono contro un manganello e ci bloccano le strade. Noi rivendichiamo una scuola pubblica e solidale, il governo ci propone privatizzazione e tagli. Noi proponiamo reddito e casa per tutti e tutte, il capitale ci propone sfratti, workfare e precarizzazione. Noi parliamo di solidarietà con i nostri fratelli e le nostre sorelle migranti, i politici parlano di confini e filo spinato. Siamo noi però gli "antagonisti".

E' questo l' "ordine" difeso ieri dalla celere in piazza e oggi dai giornalisti sulle loro pagine.

Giornalisti, vergogna!

Nota di Casa Madiba Network

Nella giornata di Sciopero sociale di Venerdì 14 novembre abbiamo manifestato con parole d'ordine molto chiare: stop al free Jobs ( lavoro gratuito - stage - tirocini non retribuiti); salario minimo europeo (non si lavora sotto i 10€ netti); reddito di base incondizionato (uno strumento di lotta reale alla povertà per la ridistribuzione della ricchezza; una casa per tutti contro il vergognoso Piano Casa che stigmatizza e attacca le persone più umili, gli homeless e i poveri; contro le grandi opere e la cementificazione selvaggia che producono inquinamento, illegalità diffusa, cataclismi.
Purtroppo tali tematiche non fanno parte del discorso politico cittadino leggendo i giornali che dimenticano di dirci che la città e il centro storico erano militarizzati e inaccessibili a chi - nonostante le autorizzazioni richieste - si è visto negare un diritto sacrosanto come quello a manifestare. 
Le uova - che rappresentano simbolicamente tutta la rabbia rispetto a quanto sta avvenendo contro l'umanità a favore del capitalismo finanziario - sono l'elemento su cui la povertà politica cittadina costruisce la sua ipocrisia e il suo autoritarismo "democratico". 
Casa Madiba Network non si sgombera perché Casa Madiba Network sta dalla parte di chi soffre, Casa Madiba Network non si sgombera perché Casa Madiba Network siamo tuttie tutte noi!