Rimini - Borgo marina, alternativa e autogoverno contro la paura

2 / 10 / 2011

Guarda la playlist con tutti i video realizzati durante la festa (clicca qui)

In tempo di crisi non è inaspettata la polemica/propaganda, sguinzagliata sui quotidiani locali e in parte della città di alcuni fautori di una legalità a senso unico, che parte dalla produzione della paura come elemento costituente e poi si rafforza nella schizofrenia della raccolta firme funzionale a richieste a dir poco assurde, ma in linea con le politiche del governo in materia di immigrazione (Lampedusa ha fatto scuola in questo senso). Ovvero espulsioni di massa da quel pezzo di città, chiamato Borgo marina, di centinaia di cittadini migranti che lì hanno attività commerciali, case e famiglie nonchè il trasferimento della moschea perché troppo frequentata.

Sarebbe come chiedere che una parrocchia venga spostata altrove o che un intero quartiere residenziale e con attività commerciali venga sgomberato sempre per le stesse ragioni.

Ma lontano dalla polemica e con al centro l'idea che l'identità sia qualcosa che non si perde ma semmai si trasforma e, dall'altro, la necessità di costruire da subito un'alternativa a questa narrazione semplificata della paura e della xenofobia come facili rimedi ad isterismi diffusi, alcuni commercianti italiani e migranti, insieme ai residenti di Borgo marina, nonché ai cittadini di altri quartieri, hanno dato vita ad una festa popolare, riprendendosi le strade, mescolando cibi e bevande di paesi diversi, per guardarsi negli occhi, parlarsi, capirsi.

Da questo festa e nel percorso precedente alla sua realizzazione (in cui si è preferita la cooperazione alla competizione di un protagonismo autoreferenziale) sono nate proposte per salvaguardare il quartiere dalle idee xenofobe e allo stesso tempo per metterne a fuoco le problematiche che di certo sono presenti, ma vanno analizzate su altri fronti.

Ci sono problemi di natura infrastrutturale, strade, marciapiedi, illuminazione e parcheggi e di natura organizzativa/promozionale fra le varie attività commerciali nonché di integrazione, legate ad es. alle mancate informazioni multilingue da parte di Hera sull'utilizzo dei contenitori per la raccolta differenziata, tra l'altro pochi e mal distribuiti.

L'alternativa diviene allora un percorso costituente di forme nuove di autogoverno che abbracciano persone appartenenti non solo a geografie e lingue differenti, ma anche a credi religiosi e ambiti politici diversi. E' solo l'inizio, ma un inizio positivo e concreto, noi ci abbiamo creduto e non abbiamo storto il naso nel vedere Sindaco e rappresentanti dell'opposizione alla festa. Ma abbiamo preferito provare a raccontare questa giornata dalla voce dei diretti interessati piuttosto che dai “rappresentanti” istituzionali, perché crediamo (lo abbiamo sempre fatto) che sia proprio dalle persone che la nostra città e il nostro paese possono ripartire. Con uno sguardo all'immediato e uno ... al 15 ottobre.

Lab Paz Project

Guarda la playlist con tutti i video realizzati durante la festa (clicca qui)

Alaudin -Comunità Bengalese a Rimini

Gianni Tabaccaio di Borgo Marina Rimini

Adele cittadina del Camerun

Alessandro Cavuoti - Centro culturale Islamico Borgo marina

Cristina, titolare Agenzia Viaggi Borgo Marina

Marina titolare Ottica Severi di Borgo marina