Tratto da newsrimini.it

Riccione - Aule inadeguate. Studenti dell'alberghiero Savioli in autogestione

Ci mancano le aule, i laboratori e gli spogliatoi. Una situazione del genere è figlia di un lasciar fare al prossimo che da anni va avanti e che purtroppo va sempre e solo a discapito di noi studenti. Contro l'istituzione del numero chiuso.

12 / 2 / 2013

Gli studenti dell'istituto alberghiero Savioli di Riccione da oggi sono in autogestione per protesta contro gli spazi inadeguati e le aule fatiscenti dei container. vedi notizia

La settimana scorsa, era stato il preside Ciampoli insieme ai dirigenti, famiglie e studenti a ribadire l'allarme alla luce della crescita dell'istituto cui non corrispondono adeguate strutture. La provincia aveva ribadito la disponibilità al confronto con scuola e famiglie dopo il 20 febbraio, chiusura delle iscrizioni, ricordando come il patto di stabilità stia congelando 50 milioni per interventi pubblici sul territorio.

Il messaggio del Comitato Studentesco:

Noi studenti dell’alberghiero Severo Savioli, preso atto della situazione riguardo la carenza di locali per l’anno scolastico 2013/14, abbiamo ritenuto opportuno entrare in autogestione a partire dalla giornata odierna, 11 Febbraio 2013.
Facciamo seguito alle dichiarazioni del nostro preside in cui si diceva che siamo molto attenti alle problematiche inerenti al nostro istituto e che nei giorni precedenti siamo stati aperti alla discussione rimandando più volte questa decisione.
Da sempre noi studenti veniamo ritenuti il futuro, ma sempre più spesso i fatti non seguono le belle parole che vengono espresse. La situazione del nostro istituto è chiara: scoppia!
Da anni si sa che bisogna fare interventi importanti per far si che la sede del Savioli sia veramente una scuola.
Una scuola, è quello a cui ambiamo e non ci sembra una richiesta fuori dal normale. Il nostro istituto è divisi in 4 ambienti diversi: la sede centrale, un container di vecchia data, il sottoscala del liceo scientifico e un modulo abitativo. Troppi.
Il nostro istituto è in una situazione critica perché non abbiamo più la possibilità di proseguire questa crescita costante che sta avendo negli ultimi anni e che sentiamo come nostra. Il consiglio d’istituto è stato obbligato ad approvare dei vincoli di iscrizione qualora non si riuscisse ad accettare tutti i nuovi iscritti e questa la riteniamo una situazione grottesca. Non è possibile che lo stato dia il diritto allo studio a tutti e l’obbligo ai ragazzi fino ai 16 anni, ma che allo stesso tempo non ci sia la possibilità di far valore questo diritti e far si che gli alunni possano seguire il percorso che più li convince.
Ci mancano le aule, i laboratori e gli spogliatoi. Una situazione del genere è figlia di un lasciar fare al prossimo che da anni va avanti e che purtroppo va sempre e solo a discapito di noi studenti.
E’ per questo che abbiamo deciso di attivarci e farci sentire attraverso questa autogestione.
Gli alunni in questi giorni effettueranno attività a scopo civici con assemblee, riunioni con letture di giornali ed approfondimento sulle vicende che stanno accadendo a livello nazionale, ma soprattutto a livello provinciale e comunale.
In questi giorni verranno tenute all’interno del nostro istituto anche incontri con enti locali al fine di sensibilizzare gli alunni riguardo il senso civico e sul senso della legalità su cui la nostra scuola punta tantissimo.
Non puntiamo a fare un discorso politico, vogliamo solamente farci sentire e far valere quale è la nostra volontà: dopo tante promesse e anni passati a dire faremo in un modo o nell’altro, non ne possiamo più. Vogliamo una scuola che possa essere chiamata tale!
Non vogliamo risalire a chi è la colpa di quanto è successo fino ad ora, mettiamo da parte tutto e collaboriamo insieme per dare un futuro alla nostra scuola che deve essere motivo di orgoglio delle istituzioni locali e che invece sembra essere considerata nel modo opposto.

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