Il presidio che oggi si è svolto davanti alla Prefettura è l'inizio di quella che noi intendiamo una nuova stagione di lotte. Una nuova stagione caratterizzata si dalla contestazione, ma che vuole sviluppare anche una costruzione di una visione altra dalla democrazia liberale e dalla morsa della crisi capitalista. Una morsa che è fatta di strozzinaggi bancari e che provoca anche "suicidi", che in realtà altro non sono che omicidi dettati dal sistema: parte integrante del presidio erano anche diverse sagome bianche che reggevano dei cartelli, uno dei quali spiegava perfettamente perchè erano lì - Questi suicidi sono omicidi di stato -.
E' ormai palese e agli occhi di tutti e tutte che la finanza si sia sostituita interamente alla politica e che organismi come la BCE, l'FMI o chi per loro dettino la sorte di interi paesi, di intere popolazioni. Noi siamo quindi scesi oggi in piazza per dire che non vogliamo e non siamo pedine del gioco delle banche e dei poteri forti e che continueremo, come a Francoforte, ad esprimere il nostro dissenso e la nostra voglia di uscire dal sistema di oppressione e repressione cui il capitalismo ci mette davanti ogni giorno.
Questa giornata non è che l'inizio di un nuovo percorso che cammineremo con nuovi e già conosciuti soggetti per la costruzione di un futuro altro, di una nuova stagione di lotte tutta da vivere e da costruire.