Reggio Emilia - Appello per il corteo del 1° Maggio 2010

FESTA DEI LAVORATORI 2010 APPELLO PER UNA SOCIETA’ CHE VIENE

15 / 4 / 2010

MEETING POINT: Sabato 1° maggio ore 14 piazzale Marconi, di fronte alla stazione FFSS Reggio Emilia

Vedi anche il lancio della manifestazione dell'associazione Città Migrante tradotto in più lingue

Per il diritto alla casa verso il primo maggio, comunicato del collettivo Sottotetto

Dalla montagna reggiana antifascista al corteo del primo maggio

Un appuntamento, quello del corteo del primo maggio che vede scendere in piazza una parte dell’“irregolarità” lavorativa reggiana, dai lavoratori migranti in nero a tutti quei soggetti esclusi da ogni forma di contratto collettivo, i cosiddetti precari. La precarietà oggi disegna un complesso e frammentato mondo di lavoratori che non possono né programmare né delineare un futuro certo, sono persone messe a lavoro 24 ore al giorno. Siamo arrivati ad un punto tale che aspettando il lavoro, cercando un lavoro, formandoci per un lavoro, migrando per un lavoro non si sa più come fare a pianificare minimamente le nostre vite. Non bastasse il lavoro sempre più degradante anche una casa non è più certa, la rendita immobiliare feroce produce 80 sfratti esecutivi alla settimana. Chi poi la casa ce l’ha deve fare i conti con tariffe per le utenze ed un carovita mortificante.

Non dimentichiamo anche che una grandissima fetta di lavoratori nella manifattura, ora sotto cassa integrazione non sarà reintegrata perché la sua azienda è fuori mercato o costretta a chiudere, e la cassa integrazione non è eterna. A tutto questo bisogna aggiungere chi lavoratore non è più perché disoccupato, nella sola provincia di Reggio Emilia ne contiamo circa 23.000.

In questa giornata vogliamo dare spazio a tutte le forme di resistenza quotidiana alla crisi, percorsi reali di lotta e cooperazione positiva che vedono partecipi tanti nelle più svariate forme, dall’attivismo di base, sia esso politico che sindacale fino ai gruppi di acquisto solidale passando per i comitati in difesa dei beni comuni ed il volontariato.

Puntare su di una seria riforma del welfare per permettere lo sviluppo di leggi che garantiscano un reddito minimo garantito è di fondamentale importanza, oggi non deve essere più tabù pensare ad un reddito svincolato dal lavoro materiale, alla luce anche delle notevoli trasformazioni che la figura del lavoro tradizionale salariato ha compiuto nell’epoca della globalizzazione neoliberista. Al contrario delle dinamiche novecentesche pensiamo che gli interessi comuni dei lavoratori e le battaglie ad esse connesse non possano essere oggi sintetizzate in una bandiera o partito, pensiamo al contrario che mettere al centro le soggettività ed i percorsi attivi di lotta possano stimolare la creazione di future nuove istituzioni comuni ben più funzionali dei vecchi arnesi arrugginiti eredità di un passato glorioso ma lontano. Vecchi arnesi come le forme partito e sindacato ora terreno di conquista del “pensiero” dominante leghista. Lega nord capace in Emilia di prendere i vecchi modelli del PCI e tramutare l’ identità della vecchia classe lavoratrice in razzismo e diventando un faro per i molti disorientati da crisi e globalizzazione. La capacità della lega di organizzare le paure e selettivamente decidere chi  pagherà la crisi, perdendo di fatto cittadinanza e diritti, ha permesso di accumulare una forza che oggi la pone al comando di un governo Berlusconi corrotto e mafioso.

Partendo anche da una data simbolo come il 1° maggio, festa dei lavoratori, si può iniziare una rete di corpi resistenti al declino del paese Italia e propositivi per la città di Reggio Emilia mettendo al centro la produttività sociale, l’indipendenza e la libertà.

Precari, disoccupati, cassintegrati, lavoratori migranti, migranti espulsi dal mondo del lavoro, sfrattati, impiegati nei servizi e del terziario, ricercatori universitari, precari della scuola, partite iva disoccupate, attivisti, promotori di gruppi di acquisto solidale, volontari, studenti, artisti…

TUTTI IN CORTEO dalla stazione e il suo quartiere multietnico fino a piazza Prampolini animata dalla fiera alternativa di Pollicino.

Laboratorio aq16

Blog manifestazione 1° maggio 2010

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