Non è che la prima tappa, quella di oggi, di una campagna per il diritto alla mobilità che vede come protagonisti non solo gli studenti reggiani, che ne sono i promotori, ma la cittadinanza tutta. Diritto alla mobilità come filo conduttore che attraversa la questione della precarietà, del diritto a poter accedere ai saperi senza ulteriori “prezzi da pagare” , un filo rosso che arriverà dritto allo sciopero generale del 6 maggio anche affrontando il nodo del reddito in maniera fruibile a tutti perché legata ad un ambito tangibile della quotidianità come i trasporti pubblici.
Un gruppo di studenti reggiani ha attraversato il centro della città attacchinando locandine su muri, spazi pubblicitari e chiaramente sulle stesse fermate degli autobus. Locandine che rivendicano, oltre alla possibilità per ogni studente e studentessa di poter usufruire degli autobus gratuitamente nelle fasce orarie scolastiche, di poter pagare abbonamenti mensili ed annuali in base al reddito.
Ad incidere immediatamente sulla città è poi l’iniziativa del tiketcrossing, che consiste nel riutilizzo dei biglietti (che dalla timbratura hanno 75 minuti di validità) da poter lasciare a disposizione di altri senza il bisogno di comprarne di nuovi.
Verso la sciopero generale! Difendere diritti, dignità e reddito costruendo un comune necessario a combattere la crisi e la precarietà partendo dalle necessità di base di ognuno di noi!