Referendum sociali - Oltre 300.000 firme raccolte

2 / 6 / 2016

A circa un mese dalla chiusura della campagna il traguardo delle 500.000 firme sembra alla portata. Di seguito il comunicato stampa firmato dalle realtà promotrici della campagna nazionale dei Referendum Sociali.

Trecentomila firme e oltre. Questo è il risultato di un mese e mezzo di raccolta firme per i referendum sociali. Un traguardo raggiunto, ma ancora parziale. Per far sì che nella primavera prossima i cittadini e le cittadine italiane possano esprimersi su temi cruciali come scuola, ambiente e beni comuni, ne servono altre 200.000. Una meta a portata di mano, una sfida che siamo sicuri di vincere. Per questo motivo il mese di giugno sarà dedicato a una mobilitazione straordinaria di raccolta firme in tutta Italia.

Molte le iniziative già decise e molte più saranno quelle ancora da prendere. Gli attivisti e le attiviste sparse sul territorio porteranno i banchetti e i moduli in occasioni speciali o organizzate ad hoc. A Roma, per esempio, si potrà firmare per i referendum sociali davanti allo Stadio Olimpico, in occasione del Gran Gala di atletica leggera, in programma questa sera. Sempre nella capitale, venerdì e sabato un banchetto sarà ospitato anche da Repubblica delle Idee, l’evento organizzato dal quotidiano romano presso il MAXXI. La nostra campagna ha trovato e continua a trovare appoggio da varie iniziative popolari, come il mercato dei produttori locali di Fano, i mercati rionali di Bologna e le scuole di tutta Italia. Il 12 e 13 giugno cadrà anche il quinto anniversario del referendum sull’acqua pubblica, il cui esito vittorioso è sempre più lontano dall’essere rispettato. Noi invece non lo dimentichiamo e ne rafforzeremo il messaggio con una serie di iniziative per raccogliere le firme, come un dibattito pubblico a Ferrara la sera del 10 giugno. Tutte le iniziative speciali vanno comunque ad aggiungersi alle centinaia di banchetti che quotidianamente vengono organizzati ovunque. Ricordiamo inoltre che è possibile firmare nei municipi.

La mobilitazione per abrogare gli aspetti peggiori della legge 107 (la cattiva scuola di Renzi) per bloccare il piano nazionale che prevede la costruzione di altri 15 inceneritori sul suolo italiano, per evitare la concessione di nuove trivellazioni in mare o in terra e per raccogliere centinaia di migliaia di firme contrarie alla direttiva del ministro Marianna Madia volta a privatizzare i servizi pubblici, ha già ricevuto un’ottima risposta dagli italiani e dalle italiane. Fra i molti, vogliamo ringraziare Luciano Canfora, che ha firmato per i referendum sociali al Salone del Libro di Torino, e don Luigi Ciotti che lo ha fatto a Villafranca Tirrena, in provincia di Messina. I loro e gli altri 300.000 nomi sui nostri moduli ci danno la spinta per affrontare quest’ultimo mese di raccolta firme, fiduciosi di uscirne vittoriosi.

Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua
Movimento per la scuola pubblica
Campagna “Stop devastazioni”, per i diritti sociali ed ambientali