Mentre il governo italiano sta mettendo in discussione anche le briciole di ristori e sussidi e nel Paese sale la tensione sociale, venerdì 16 aprile alle 17,30 ci sarà una nuova assemblea pubblica che intende proseguire il percorso per un reddito di pandemia.
Le recenti mobilitazioni, dall’8 marzo alle straordinarie giornate del 26 e del 27 marzo 2021, sono state una tappa importante, a partire dalla Assemblea nazionale dello scorso 30 gennaio, del percorso di lotta intersindacale per il reddito durante la pandemia promosso da ADL Cobas, CLAP e SIAL Cobas. Le mobilitazioni dei riders, dei lavorator* della logistica e dei trasporti, delle maestranze dello spettacolo e del mondo della scuola, organizzate anche con realtà quali Priorità alla scuola, Cobas della scuola e del trasporto locale, hanno dimostrato con forza l’esistenza di una composizione di classe disponibile a battersi per diritti universali.
Le istituzioni UE e il governo Draghi, intanto, preparano con il recovery
plan una transizione “verde” tutta interna alla logica della produzione per il
profitto. Si tenta così di far passare dietro al green washing una nuova ristrutturazione capitalista che
approfondirebbe ulteriormente le disuguaglianze sociali senza mettere in
discussione le radici della crisi ecologica. L’opposizione a tale paradigma
passa sia per i diritti sul posto di lavoro che nel complesso intreccio che
riguarda la produzione di valore, le forme del lavoro e la riproduzione sociale
all’interno dei nostri territori.
Di fronte ai nostri percorsi di lotta assistiamo inoltre ad un attacco senza
precedenti alle esperienze dell’autoorganizzazione dei lavoratori della
Logistica, come abbiamo visto soprattutto a Piacenza e a Padova: Imprese,
Polizia e Sindacati confederali sono tutti uniti con l’obiettivo di distruggere
le esperienze non compatibili e “pacificare” un settore che negli ultimi 15
anni ha saputo essere protagonista di lotte straordinarie.
Nelle ultime mobilitazioni abbiamo visto la partecipazione alle lotte di
componenti molto eterogenee, ma la convergenza non significa omogeneizzazione.
Si tratta di percorsi organizzativi distinti e autonomi, che però possono
trovare un terreno comune nelle rivendicazioni di redistribuzione, riduzione
del tempo di lavoro e trasformazione sostenibile della creazione di ricchezza.
Redistribuzione della ricchezza significa una combinazione di aumenti salariali
e potenziamento del welfare che vada oltre il vicolo cieco dell’opposizione tra
salario e sostegni al reddito. La riduzione dell’orario lavorativo è un passo
per ridurre la stessa necessità di creare nuova occupazione a tutti i costi. La
sostenibilità è davvero tale se si inscrive in una prospettiva di alternativa
sistemica.
Il prossimo momento di convergenza delle lotte si darà in occasione del Primo Maggio.
In vista di questa scadenza, ADL Cobas, CLAP e SIAL Cobas indicono una
assemblea pubblica online per discutere e condividere le piattaforme
rivendicative e i percorsi che andranno a incontrarsi nelle piazze di tutta
Italia. Rovesciamo il piano!
L'assemblea si svolgerà sulla piattaforma ZOOM. Troverete il link su questo evento.