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Professori o giudici? Università o scuola di polizia?

retestudenti.noblogs.org

Utente: worsmok
24 / 9 / 2009

In questi ultimi giorni all'università statale un segnale chiaro, da parte delle istituzioni ma anche da parte nostra, è stato lanciato.

Alcuni studenti si sono visti notificare, alla riapertura dell'ateneo ai primi di settembre, delle possibili sospensioni per aver partecipato alla THE CLEVA CUP, divertente momento di aggregazione all'interno dell'uni che aveva avuto luogo due volte, fra marzo e giugno. Secondo le autorità universitarie infatti, essi avevano "leso la maestà" del rettore ed occupato abusivamente il suolo pubblico; tutto ciò per aver giocato a calcio un pomeriggio sul prato dell'atrio centrale.

I "provvedimenti disciplinari" sarebbero dovuti arrivare dopo che i ragazzi coinvolti fossero stati giudicati da una "COMMISSIONE DISCIPLINARE" composta da tre professori e due rappresentanti degli studenti.

Di insultante e pericoloso in questo affare ci sono molti aspettI, che non accettiamo, e che contestemo perchè risultino inefficaci e rientrino

- che si affidi ad alcuni professori e studenti un ruolo da "giudici" dei comportamenti altrui che non possiamo che ritenere inaccettabile

- che una Commissione, istituita di norma per chi falsifica il libretto, venga usata per motivi "politici" di punizione di atteggiamenti che non concordano con l'autorità 

- che si istituisca un "tribunale" per valutare, secondo criteri non chiari, l' "innocenza" di persone che non hanno fatto altro che partecipare ad una giornata dove eravamo presenti in molti, e per aver in generale un atteggiamento critico e libero verso il sapere e le istituzioni.

- che tutta la procedura è stata fortemente voluta dalla DIGOS (polizia politica) di Milano e dalla questura, che sono sempre più ingerenti, anche in presenza fisica, all'interno dell'università.

Per fotuna una buona presenza di ragazzi e ragazze che non accettavano queste procedure ha bloccato la riunione della Commissione Disciplinare e, l'altro ieri, il Senato Accademico che avrebbe dovuto ratificare le decisioni non prese dalla Commissione.

Non accettermo alcun tipo di intimidazione verso gli studenti che fanno attività all'interno dell'università, che rendono vivo, critico, libero un sapere e un modo di vivere la socialità che altri vorrebbero silenzioso e piatto.

Non accetteremo più quest'anno la presenza della DIGOS o della Polizia all'interno dell'università, perchè riteniamo che i luoghi di istruzione debbano essere liberi a tutti i costi dalla presenza di un controllo e di una repressione che sono inadeguaati e inaccettabili in rapporto con l'attività che svolgiamo ogni giorno.

NESSUNA SOSPENSIONE PER AVER AGGREGATO E PER CREDERE IN UN SAPERE CRITICO E LIBERO! 

 FUORI LA DIGOS DALLE UNIVERSITA'