Potenza - Usciamo dal petrolio subito!

Soldi nelle loro tasche, devastazione del nostro territorio

7 / 4 / 2016

Pubblichiamo un report della mobilitazione che lo scorso 5 aprile ha portato tanta gente in piazza sotto la sede della Regione Basilicata, per chiedere l'immediata uscita dal sistema petrolifero, che da decenni sta devastando il territorio lucano.

“POTENZA, 6 arresti per traffico e smaltimento di rifiuti, 60 indagati, sospensione della produzione di petrolio Eni in Val D'Agri e dimissioni del Ministro dello sviluppo economico Federica Guidi.”

Con la sospensione della produzione del Centro Oli di Viggiano, a seguito degli arresti, si palesa da subito il ricatto a cui queste multinazionali vogliono sottoporre la Basilicata., il diritto al lavoro degli operai di Viggiano diventa merce di scambio per ottenere la disponibilità dei beni sequestrati dalla Magistratura a seguito delle indagini.
La strategia utilizzata pretende di avere un intero territorio asservito ai suoi bisogni produttivi e un’area franca da qualunque tipo di controllo (ambientale, giudiziario, democratico). Questa strategia calpesta i diritti dei cittadini e, come dimostra l’indagine di ieri, è disposta ad utilizzare anche metodi non legali, grazie al tacito consenso del potere politico, pur di raggiungere i suoi scopi.
La classe politica dominante si dimostra subordinata e dipendente dalle multinazionali, burattino i cui fili vengono manovrati dalle lobby, la commistione tra politica e interessi economici personali è quantomai palese.
Il nemico da contrastare è l’impero delle multinazionali, che ha messo in piedi un sistema di sfruttamento globale, capace di corrompere e scavalcare diritti. Abbattiamo questo modello economico imperiale estromettendo le multinazionali dalla gestione delle energie e sostituendovi un modello autogestito, comunità energetiche che agiscano dal basso.


Spinti da questo grave episodio giudiziario la mobilitazione si è mossa verso la sede della Regione Basilicata, dove a seguito di alcuni interventi si è tenuta una partecipata assemblea da cui è emersa l'intenzione di rivolgersi verso l'acquisizione di dati specifici su ogni sostanza inquinante e sui luoghi interessati, attraverso pressioni sull'Arpab e richiesta agli atti. Verrà preparato un documento e messo a disposizione delle associazioni che vorranno sottoscriverlo, trattando i seguenti punti:
Acqua - Zone sismiche - Piano delle aree - Ciclo alimentare degli allevamenti - Reflui e smaltimenti

Comitato No Triv Potenza

Immagini del presidio