Sabato pomeriggio precari, studenti, attivisti e singoil cittadini sono tornati davanti il negozio di Tezenis, nel centro commerciale di Porta di Roma, ormai chiuso da diversi giorni, che riaprirà tra qualche giorno sotto la nuova direzione Calzedonia dopo l'allontanamento della vecchia direttrice/kapò Vera Emilio.
Oltre a portare nuovamente la solidarietà a Sara e denunciare il comportamento della sua ex principale, abbiamo deciso spontaneamente di dare vita ad un corteo per il centro commerciale, il più grande d'Europa. Obiettivo dell'iniziativa (sgradita alla sicurezza interna), comunicare con chi stava facendo shopping e con i lavoratori e le lavoratrici, che hanno risposto molto positivamente, raccontando e denunciando le condizioni di sfruttamento, ricatto e precarietà che in molti, soprattutto giovanissimi, vivono dentro questa grande cattedrale del consumo senza nemmeno la possibilità di scioperare o far valere i loro diritti.La storia di Sara e la mobilitazione che ne è seguita mostra come è possibile rompere la solitudine che in tanti viviamo nei posti di lavoro, organizzarsi e anche vincere.
Ormai il velo si è squarciato sulle condizioni di lavoro a Porta di Roma, continuiamo la mobilitazione, generalizziamo lo sciopero del 6 maggio!
basta ricatti, stop precarietà!