Pisa - Una calda sfiducia - Sanzionate le sedi dei partiti

20 / 12 / 2010

Sabato 18 Dicembre 2010 - Un freddo natale. Pisa e la toscana ghiacciate e isolate dal resto del mondo in un'atmosfera surreale. Sufficienteuna manciata di neve, ed è il caos per il secondo anno consecutivo. Ormai è prassi voler trattare ogni evento, politico e climatico, nell'emergenza, senza saper gestire l'emergenza, o perchè l'emergenza è il controllo.

Ormai però, come studenti, abbiamo imparato a vivere nell'emergenza, e nell'emergenza costruire una generazione, e scendere nuovamente in piazza perchè di questi tempi serve un po' di calore umano, e tra di noi ce n'è tanto, dopo roma ancora di più.

"Con questa crisi non c'è natale, sciopero generale!" uno dei cori che il corteo scandiva sulle strade scivolose del centro. "noi sfiduciamo, la la la la la la..." "siamo noi l'opposizione".

E allora vestiti da babbi natale, ci facciamo un regalo. Ci regaliamo lo sfregio delle sedi dei partiti del parlamento,  reclamiamo lo sconto sui libri nelle più grosse librerie del centro...e un passaggio da cepu che ora è anche invischiato nel salto della quaglia dei parlamentari.

Qualche passante si unisce a noi, universitari, studenti medi, ricercatori, altri applaudono. A noi almeno ci vedono da vicino, e non solo in televisione; e quando ci vedono in televisione, sannò perchè stiamo in piazza, perchè siamo incazzati. Capiscono cosa vogliamo e perchè siamo in antitesi con i politiciche ormai non si sa più di cosa parlino. E sembra proprio che dopo roma lo si capisca ancora meglio.

Daspo? Arresti preventivi? Black block? Di cosa parlano? Martedì eravamo a roma e abbiamo fatto saltare il tappo. Oggi siamo a pisa e ci inventiamo qualcosa di diverso, si va avanti, e continuiamo a farlo insieme.

Ieri a Roma, oggi a Pisa, domani chissà. A roma avevamo il casco, e ci è servito a difendere le idee che avevamo in testa, non ad imbrigliarle come  sostiene Saviano. E per natale e il prossimo anno ne avremo ancora di più.

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