Di seguito il comunicato dell'assemblea di ieri sera di ateneo, che vede student* e precar* iniziare il countdown verso lo sciopero:
L’assemblea di ateneo di lunedì due maggio ha individuato quei passaggi fondamentali che ci porteranno allo sciopero generale del 6 maggio. Come studenti e studentesse, precari e precarie del mondo della formazione abbiamo ben chiaro quanto l’appuntamento convocato dalla cgil debba essere allargato dalla dinamica sindacale con i contenuti e le pratiche che sono emerse dall’autunno.
I luoghi in cui viene vissuta la precarietà da noi studenti ci impongono di generalizzare lo sciopero, perché siamo una generazione senza garanzie, senza alcuna prospettiva futura, e di condividere le pratiche di opposizione ai provvedimenti dell'austerity; oggi più che mai scioperare significa contrastare il governo e tutti coloro che portano avanti lo smantellamento del welfare, ma anche schierarsi contro ogni forma di pacificazione sociale. L’orizzonte che vogliamo impedire è quello di una finta concertazione giocata tutta sulle spalle di chi ha pagato e continua a pagare il costo della crisi. Oggi più che mai opporsi alla crisi significa credere che solo tramite le mobilitazioni che rifiutano le politiche di austerità si può costruire l’alternativa all’impoverimento ed alla precarietà. Per questo vogliamo che il 6 maggio a Pisa sia una tappa fondamentale per riaprire una stagione di conflittualità: bloccheremo le facoltà e scenderemo in piazza, per ribadire al sindacato che non c’è possibilità di concertazione con chi ha l’unico obiettivo di distruggere i diritti, e per continuare a ricomporre tutti i soggetti che vivono la precarietà e la combattono quotidianamente in prima persona.
I luoghi in cui viene vissuta la precarietà da noi studenti ci impongono di generalizzare lo sciopero, perché siamo una generazione senza garanzie, senza alcuna prospettiva futura, e di condividere le pratiche di opposizione ai provvedimenti dell'austerity; oggi più che mai scioperare significa contrastare il governo e tutti coloro che portano avanti lo smantellamento del welfare, ma anche schierarsi contro ogni forma di pacificazione sociale. L’orizzonte che vogliamo impedire è quello di una finta concertazione giocata tutta sulle spalle di chi ha pagato e continua a pagare il costo della crisi. Oggi più che mai opporsi alla crisi significa credere che solo tramite le mobilitazioni che rifiutano le politiche di austerità si può costruire l’alternativa all’impoverimento ed alla precarietà. Per questo vogliamo che il 6 maggio a Pisa sia una tappa fondamentale per riaprire una stagione di conflittualità: bloccheremo le facoltà e scenderemo in piazza, per ribadire al sindacato che non c’è possibilità di concertazione con chi ha l’unico obiettivo di distruggere i diritti, e per continuare a ricomporre tutti i soggetti che vivono la precarietà e la combattono quotidianamente in prima persona.
Da stasera mobiliteremo l’intera città per arrivare al concentramento studentesco, aperto a tutte le realtà in lotta, del 6 maggio in Piazza Garibaldi alle 9 e 30.
Questi gli appuntamenti di preparazione dello sciopero:
- MERCOLEDI' 4 MAGGIO
PRESIDIO AL RETTORATO e conferenza stampa ore 12
- GIOVEDI' 5 MAGGIO
ASSEMBLEE DI FACOLTA'
Economia alle 17 in aula 6
Lettere alle 11 e 30
Lingue alle 10
Giurisprudenza alle 11
Scienze alle 11
Ingegneria alle 15 e 30 aula C01
Scienze politiche alle 17 in Aula Magna
- VENERDI' 6 MAGGIO
MANIFESTAZIONE
concentramento ore 09.30 Piazza Garibaldi
Student* e precar* verso lo sciopero