Pisa- L'ex-colorificio riaperto e liberato, viene di nuovo sgomberato

Continua la battaglia per affermare l'uso collettivo dello spazio

7 / 12 / 2013

Era iniziata a circolare con il tam tam dei social network all'aba di questa mattina la notizia della riapertura dell'ex-colorificio per continuare le attività del Municipio dei Beni Comuni.

Una bella notizia per uno spazio che potrebbe aver ben altro uso sociale che non restare abbandonato.

In tarda mattinata all'improvviso arrivano le prime camionette e inizia con una velocità inaudita la sgombero.

Chi è dentro viene trascinato fuori. All'esterno iniziano ad arrivare altri compagni per portare solidarietà.

Appena riaperto l'ex-colorificio questa mattina una delegazione si era recata in Prefettura per aprire una trattativa ma il Prefetto non ha voluto riceverla, dando il via allo sgombero

Ancora una volta lo sgombero, l'uso delle "forze dell'ordine" come risposta alle mille ragioni che hanno riportato ad aprire uno spazio chiuso dall'arroganza proprietaria.

Dal presidio si riparte in corteo verso il centro e nel pomeriggio ci si ritrova in piazza sotto il comune. 

SGOMBERIAMO LA SPECULAZIONE DALLA CITTA'. L'EX COLORIFICIO E' PROPRIETA' COLLETTIVA

Questa mattina decine e decine di cittadine e cittadini hanno dato seguito a quell' "atto di cittadinanza" che un vero e proprio fiume in
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 piena il 16 novembre aveva reclamato e praticato: la riapertura dell'ex Colorifico Liberato, un gesto denso di senso civico, applicazione della legalità costituzionale prevista dagli articoli 42 e 43. Un gesto chiaro e alla luce del sole che rompe le compatibilità con un sistema che prevede come atto naturale di una proprietà privata, quello di lasciare al degrado e all'abbandono uno spazio che per oltre un anno è stato laboratorio di socialità e cultura riconosciuto a livello nazionale ed europeo per la sue attività.
Da una parte la cittadinanza, universo plurale e democratico, composto da tutte le compagini sociali, culturali, politiche che si sono ritrovate all'interno del Municipio dei Beni Comuni; dall'altro lato una multinazionale e un apparato repressivo al servizio della proprietà privata. Lo sgombero lampo di questa mattina eseguito dalle forze dell'ordine esprime l'irriducibile conflittualità tra queste due opzioni.
Ci chiediamo come sarebbe il nostro paese, la nostra città, se questa "aggressività" e celerità di azione fossero indirizzate alla risoluzione dei reali problemi sociali del paese, nel controllo dei luoghi dello sfruttamento del lavoro, contro chi specula e fa affari sulla pelle delle cittadine e dei cittadini.
La riapertura dell'ex Colorificio nella giornata di oggi ha scritto una nuova pagina di diritto. Abbiamo, infatti, indicato una strada per uscire dalla crisi, lanciando pubblicamente la proposta elaborata dal giurista Ugo Mattei di acquisizione formale da parte del Comune di Pisa dell'immobile che la J Colors vuole invece sfruttare per una gigantesca speculazione edilizia.
Questa richiesta è stata avanzata al sindaco nel corso di un incontro svolto questa mattina. Ci aspettiamo ora che il 17 dicembre - giorno in cui l'amministrazione ci ha convocato per un nuovo tavolo, al quale sarà decisiva la presenza della stessa multinazionale - arrivino risposte concrete, e non attendismi. E' ora che il Comune decida pubblicamente quale politica intende seguire. Ci aspettiamo che l'amministrazione comunale intraprenda un percorso di "valorizzazione sociale": di fronte al diniego della proprietà di riavviare in un tempo breve la produzione nel sito di via Montelungo, l'amministrazione espropri il bene. E' solo un problema di volontà.
La nostra rotta, quindi, non muta dopo lo sgombero di oggi, tutt'altro. E non muta anche perché la riapertura dell'ex-Colorificio di oggi è stata sostenuta ancora una volta da un ampio e plurale schieramento di forze sociali e politiche. La storia non finisce qui: la nostra battaglia sugli spazi abbandonati in città non conoscerà alcuna pausa. Prosegue il cammino per ribadire che l'ex-Colorificio è proprietà collettiva..  
Municipio dei Beni Comuni

Di seguito il comunicato di questa mattina per la liberazione dell'ex-colorificio.

"Un vincitore è semplicemente un sognatore che non si è mai arreso"

Nelson Mandela

Oggi 7 dicembre 2013 più di un centinaio di cittadine e cittadini appartenenti al Municipio dei Beni Comuni hanno riaperto nuovamente l'ex Colorificio Liberato, sequestrato e sgomberato il 26 ottobre al seguito di una sentenza legale ma ingiusta che aveva riconsegnato al degrado e all'abbandono uno spazio vitale, necessario per la città. "Una riapertura attesa - affermano dal Municipio dei Beni Comuni - già ampiamente annunciata da quella piazza che il 16 novembre scorso aveva lanciato il proprio assedio allo stabile di via Montelungo, e che ha finalmente praticato il proprio 'atto di cittadinanza' riaprendo ufficialmente nella giornata odierna le attività praticate all'ex Colorificio Liberato".

 
"Oggi facciamo nostre le parole di Ugo Mattei - spiegano dal Municipio dei Beni Comuni - quando definisce a chiare lettere cosa significhi ricorrere al 'diritto di resistenza'. Con l'azione odierna il nostro movimento tenta di superare quel vuoto delle istituzioni, così come della politica, che ha consentito di sgomberare energie sociali, pratiche virtuose e cittadinanza attiva da un luogo condannato a restare preda del pubblico oblio. Al contrario noi non abbiamo dimenticato, nemmeno per un attimo, quale fosse la nostra destinazione".

"Vasto e trasversale è l'appoggio sul quale possiamo contare - assicurano dal Municipio dei Beni comuni - lo stesso che ci ha indicato l'unica strada percorribile, ovvero spalancare nuovamente l'ex Colorificio Liberato al passaggio di quella cittadinanza che ne ha fatto un simbolo, ma soprattutto un modello fattivo prima nella difesa dei Beni Comuni e poi nel radicamento di questi nella vita quotidiana di ciascuno. Un consenso che ancora una volta ha la forza di spazzare via le manovre grigie di chi vorrebbe ridurre ogni cosa a mero problema di ordine pubblico. Com'è nella nostra filosofia, noi continuiamo ad avere fiducia che anche oggi si possano evitare scenari esasperati, repressivi e per questo profondamente tristi. Anzi, rilanciamo: fissiamo sin da ora alle 17 di oggi l'appuntamento imprescindibile della prima assemblea cittadina presso l'ex colorificio nuovamente Liberato".


"Un'assemblea - chiariscono dal Municipio - aperta a tutti e tutte, perché i progetti e le idee che hanno connotato un anno di attività all'interno dell'ex Colorificio possano continuare, ripartire, e altri se ne possano aggiungere, costruendo nuove relazioni; perché l'ex Colorificio sia un luogo dove i cittadini possano trovare spazio per lo sviluppo pieno e libero della persona; perché il diritto di una comunità a decidere sul territorio venga riaffermato".


"Al nostro fianco quest'oggi - affermano dal Municipio - vi sono lavoratori, studenti, espressioni le più disparate del vasto tessuto sociale che connota una città come Pisa. Parlamentari, giuristi, intellettuali, sacerdoti di strada, sono qui con noi per sostenere e difendere uno spazio divenuto crocevia di solidarietà e di ripresa civile, di lotta alle diseguaglianze e costruzione di una città, di un mondo più giusto. Il nostro dovere è quindi resistere fino a quando il diritto all'esistenza non sarà ristabilito secondo canoni più equi. Riapriamo l'ex Colorificio Liberato, ristabiliamo un principio di eguaglianza, ristabiliamo l'allegria, riportiamo il colore nella nostra città".

MUNICIPIO DEI BENI COMUNI

Pisa - Rioccupato e di nuovo sgomberato l'ex-colorificio