Pensieri e parole che regaliamo dall' ex colorificio liberato per il suo primo compleanno
Il 20 Ottobre 2012 Pisa è uscita dal grigiore.
E da questo non si può più tornare indietro.
E’ passato un anno da quando il Municipio dei Beni Comuni in forma
aperta e pubblica ha liberato l’ ex Colorificio, restituendolo alla
città e rendendolo fruibile a decine di attività, le più disparate e
diverse rispondenti a necessità e desideri di una cittadinanza sempre
più stretta nella morsa della crisi, nel tunnel dell’impotenza teorica
di un qualsiasi cambiamento. Ma all ‘ ex colorificio invece tutto questo
ha trovato modo e possibilità di esprimersi e realizzarsi, ecco, si ,
nel rispetto dello sviluppo della persona e della dignità umana,
quest'ultime parole che possiamo trovare scritte ovunque ma che sono
primordiali come l’aria che respiriamo.
Sabato 19 l’ex Colorificio ha vissuto come ogni giorno della sua essenza
dell’ impegno di cittadini e cittadine, della passione e
dell’immaginazione che hanno per un anno colorato Pisa, consapevoli che
quando si impara a dipingere non si riesce più a tornare indietro.
L’esperienza dell’ex Colorificio è in ogni minuto di questi giorni a
rischio di essere interrotta dalla “bizza” di un proprietario assente
che quel luogo lo ha abbandonato. L' ex colorificio verrà sequestrato,
forse a pochi giorni dal momento in cui spengeremo la candelina del
primo compleanno: soffieremo insieme su quel fuoco ma oggi pensiamo che
semplicemente quel fuoco si rinvigorirà.
Durante la tre giorni di Settembre “Common | Properties” abbiamo
individuato i cardini delle nostre azioni di oggi , come di domani. Lo
abbiamo fatto dopo tanti anni, con altri e altre che percorrono questa
strada in altre città italiane individuando gli obiettivi per provare a
determinare un cambiamento sociale e culturale che oramai è sempre più
urgente.
L’ “assalto alla proprietà” , come lo definimmo, è il nostro modo per
rideclinare e ridefinire la proprietà, punto dolente e per questo
eccessivamente tutelata in questi giorni da Tribunali e
Amministrazioni. Forse saranno gli ultimi colpi di coda di un morente e
agonizzante sistema, ma è chiaro che la questione oramai va affrontata e
cambiata nella sua impostazione.
Il Diritto alla città può e deve trovare modo di essere la leva con cui
ribaltiamo il tentativo di un annullamento di ogni possibilità di
accesso alla cultura, sport, servizi, lavoro, come di ogni tentativo di
negare diritti in ogni sfera della vita da quello alla salute al lavoro
alla mobilità.
E anche su questo oramai è tardi: siamo incomprimibili, ma soprattutto inaffondabili.
In molti da tutta Italia, hanno espresso solidarietà all’ ex colorificio
in questi gironi difficili, dandoci modo di pensare oramai che la
percezione è già mutata e che adesso si può dire a voce alta e decisa
che l’ex colorificio è proprietà collettiva.
Anche da questo oramai non si può tornare indietro.