Pisa - L'Ex Colorificio Liberato festeggia un anno di occupazione

Un documento degli attivisti del Progetto Rebeldia

20 / 10 / 2013

Pensieri e parole che regaliamo dall' ex colorificio liberato per il suo primo compleanno


Il 20 Ottobre 2012  Pisa è uscita dal grigiore. 
E da questo non si può più tornare indietro.
E’ passato un anno da quando il Municipio dei Beni  Comuni in forma aperta e pubblica ha liberato l’ ex Colorificio, restituendolo alla città e rendendolo fruibile a decine di attività, le più disparate e diverse rispondenti a necessità e desideri di una cittadinanza sempre più stretta nella morsa della crisi, nel tunnel dell’impotenza teorica di un qualsiasi cambiamento. Ma all ‘ ex colorificio invece tutto questo  ha trovato modo e possibilità di esprimersi e  realizzarsi, ecco, si , nel rispetto dello sviluppo della persona e della dignità umana, quest'ultime parole che possiamo trovare scritte ovunque ma che sono primordiali come l’aria che respiriamo.
Sabato 19 l’ex Colorificio  ha vissuto come ogni giorno della sua essenza dell’ impegno di cittadini e cittadine, della passione e dell’immaginazione che hanno per un anno colorato Pisa, consapevoli che quando si impara a dipingere non si riesce più a tornare indietro.
L’esperienza dell’ex Colorificio è in ogni minuto di questi giorni a rischio di essere interrotta dalla “bizza” di un proprietario assente che quel luogo lo ha abbandonato. L' ex colorificio verrà sequestrato, forse a pochi giorni dal momento in cui spengeremo la candelina del primo compleanno: soffieremo insieme su quel fuoco ma oggi pensiamo che semplicemente quel fuoco si rinvigorirà.
Durante la tre giorni di Settembre “Common | Properties”  abbiamo individuato i cardini delle nostre azioni di oggi , come di domani. Lo abbiamo fatto dopo tanti anni, con altri e altre che percorrono questa strada in altre città italiane individuando gli obiettivi per provare a determinare un cambiamento sociale e culturale che oramai è sempre più urgente. 
L’ “assalto alla proprietà” , come lo definimmo, è il nostro modo per rideclinare  e ridefinire la proprietà, punto dolente e per questo eccessivamente tutelata  in questi giorni da Tribunali e Amministrazioni.  Forse saranno gli ultimi colpi di coda di un morente e agonizzante sistema, ma è chiaro che la questione oramai va affrontata e cambiata nella sua impostazione.
Il Diritto alla città può e deve trovare modo di  essere la leva con cui ribaltiamo il tentativo di un annullamento di ogni possibilità di accesso alla cultura, sport, servizi, lavoro, come di ogni tentativo di negare diritti in ogni sfera della vita da quello alla salute al lavoro alla mobilità.
E anche su questo oramai è tardi: siamo incomprimibili,  ma soprattutto inaffondabili.
In molti da tutta Italia, hanno espresso solidarietà all’ ex colorificio in questi gironi difficili, dandoci modo di pensare oramai che la percezione è già mutata e che adesso si può dire a voce alta e decisa che l’ex colorificio è proprietà collettiva.
Anche da questo oramai non si può tornare indietro.