lettera di studenti e precari alla città che cambia in occasione del capodanno pisano.

Pisa - Lettera d'amore a piazza delle Vettovaglie

27 / 3 / 2010

Piazza delle Vettovaglie, è bello cercarti alla sera, quando gli ultimi carretti e bottegai ti lasciano vuota e sola, riempirti di nuovo di voci e risa, di giovani e studenti. E' bello incontrarsi fra i tuoi portici, ma da qualche tempo mi sento un po' in imbarazzo. Dai muri pendono occhi elettronici, all'angolo un presidio fisso di carabinieri ci scruta nell'ombra. Presenze estranee che occupano i tuoi spazi senza viverli. Sono stati mandati a portare il silenzio, a frenare la vitalità di una città che dicono “insicura e indecorosa”. Ma quale decoro in una piazza vuota? Quale sicurezza in un spazio buio? Che soccorso può offrire l'occhio freddo di una telecamera?

L'abbiamo già visto: piazza Santa Caterina è stata domata, isolata, ridotta a vuoto tremolare di foglie e di spettri. Ma noi ci siamo ancora. Siamo studenti, lavoratori, precari che vivono questa città, che la amano e la difendono. Non siamo abituati ad amare di nascosto, non vogliamo stare nei ghetti, vogliamo che Pisa sia sicura, aperta e vivibile, non solo nelle feste comandate. Ma la vera sicurezza si costruisce giorno per giorno rendendo tutte le piazze e tutte le strade dei percorsi di socialità realmente attraversati. Ordinanze unilaterali, promosse da un'amministrazione comunale incapace di cogliere la complessità della nostra città, impongono un controllo militare e soluzioni miopi, non partecipate. Questa città e le sue piazze non appartengono ai sindaci sceriffo, nè ai parroci, nè ai baristi, nè ai carabinieri, nè agli studenti: questa città è di tutti quelli che vogliono viverla insieme agli altri, una moltitudine che non può essere ignorata, ma che vuole partecipare direttamente alle decisioni.

Cara Pisa, il nostro amore non è stato un colpo di fulmine. Abbiamo imparato ad amarti, sfogliando i tuoi difetti, entrando nelle tua contraddizioni. La nostra vita è legata al passare del tempo negli infiniti crocevia delle strade.

Le piazze stanotte ti parleranno, Buon anno Pisa

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