Un'assemblea partecipata da centinaia di persone e ritrasmessa in
streaming da 5 webradio, organizzata all'ex Colorificio Liberato di Pisa
giovedì sera, ha sancito la determinazione del Municipio dei Beni
Comuni a non arrendersi alla sentenza del tribunale di Pisa che ordina
il "sequestro con esecutività immediata" dello stabile di via
Montelungo.
Undici mesi di attività hanno riportato a nuova vita un edificio ormai
in disuso, creando le condizioni per la nascita di un progetto di città
diverso, capace di rispondere ai bisogni di un'intera comunità.
Il Municipio dei Beni Comuni è consapevole della posta in gioco, del
rischio che i 14mila metri quadrati del complesso industriale possano
essere convertiti a residenziale aprendo le porte a una nuova colata di
cemento, non solo nell'area interessata, ma in tutto l'intorno. A una
progettualità speculativa di una proprietà assente e prepotente,
contrapponiamo le nostre idee e i nostri progetti da attuare in uno
spazio condiviso. Ma anche dell'obiettivo politico che ci si è posti, e
cioè mettere in discussione il concetto di intoccabilità della proprietà
privata, partendo proprio dagli articoli della Costituzione che, troppe
volte disattesi, ne limitano il profilo all'utilità sociale e alla
necessità di non creare danno a comunità e ambiente.
Non siamo soli, la solidarietà che arriva dai centri sociali, dalle reti
di economia solidale e dalle esperienze di cittadinanza attiva di tutta
Italia, ci rende forti e consapevoli che la difesa del colorificio è
una questione di importanza nazionale.
Unico assente le istituzioni, che ricordiamo sono impegnate da una
mozione e da un appello di giuristi a operarsi con ogni strumento
possibile a evitare lo sgombero coatto dell'immobile, e che invece oggi
si schierano a fianco della proprietà abbandonando a se stessa la
comunità di cui sarebbero referenti.
I tempi dello sgombero saranno brevi, al limite alcune settimane, e il
Municipio ha scelto di difendere in forma pubblica, plurale, pacifica,
allegra e colorata l'ex Colorificio, presidiandolo e continuando il
percorso di iniziative che ha caratterizzato gli ultimi 11 mesi.
Oggi, alle 18.00, si riunirà il gruppo comunicazione, a cui seguirà un
apericena e la presentazione di un libro. Domani, sabato, dalle 19 verrà
organizzata una Street Parade che partirà da Piazza dell'Arcivescovado,
per dimostrare come al rischio di essere ridimensionati a problema di
ordine pubblico si contrapponga un immaginario fatto di relazioni,
costruzione e colore.
I prossimi giorni saranno campali. Per questo è importante la
partecipazione di ognuno, nelle forme e nei modi più consoni e
specifici, a cominciare dalla necessità di comunicare attraverso social
network, media convenzionali e alternativi tutto il sostegno a
un'esperienza che rischia di essere interrotta da un'azione di forza.
Il Municipio dei Beni Comuni esprime tutta la sua pacifica e colorata
determinazione a non abbandonare il campo, in difesa dei beni comuni e,
come sottolineato da Paolo Maddalena, già vicepresidente della Corte
Costituzionale, "sotto la legittimazione della Carta Costituzionale".
Qualora le istituzioni si ostinassero nel perseguire gli interessi
privati e riportassero l'ex Colorificio al vuoto e al grigiore di 11
mesi fa, il Municipio dei Beni Comuni non esiterà a intervenire di nuovo
per salvare dall'incuria e dall'abbandono il territorio intorno a via
Montelungo.
L'appello alla partecipazione, al sostegno, alla presenza è lanciato a
tutte le donne e gli uomini che hanno a cuore l'esperienza dell'ex
Colorificio.
Per contatti, proposte e disponibilità:
[email protected]
Pisa. Assemblea ex-Colorificio contro l'ordine di sequestro
27 / 9 / 2013