Festa per i 12 anni di occupazione del Csoa Ex Mattatoio

Perugia 31 marzo - "Dal Valle alla Valle: dalle lotte per i beni comuni alle istituzioni del comune"

Dibattito con esponenti del Teatro Valle Occupato e del Movimento No Tav

29 / 3 / 2012

SABATO 31 MARZO
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CSOA EX MATTATOIO PERUGIA



DAL VALLE ALLA VALLE

Dalle lotte per i beni comuni alle istituzioni del comune


Sabato 1° Aprile 2000 veniva occupata “La Skoletta”, una scuola elementare in disuso e inutilizzata da anni. Comincia così la nostra storia, un lungo cammino che negli anni ci ha visto protagonisti del movimento mondiale di critica al sistema economico contemporaneo.
Dalla nascita dei Social Forum, alle lotte per i beni comuni, siamo sempre stati protagonisti, nel locale ed in situazioni di respiro nazionale o europeo.

Proprio le lotte per i beni comuni oggi ci sembrano piene di spunti da indagare. Le lotte che si sono sviluppate negli ultimi anni hanno infatti prodotto una interessante novità: il concetto di “bene comune” che di volta in volta è stato individuato nell'acqua, nella cultura, nei saperi o in un territorio.

In particolar modo ci sembrano significative due esperienze che hanno come nodo centrale la tematica del “bene comune”, due realtà che all'apparenza possono sembrare differenti, ma che in realtà hanno molti punti in comune: il movimento No-tav e il Teatro Valle Occupato.

Il movimento No-tav, che nasce verso la metà degli anni novanta, ha infatti utilizzato la frase “Val di Susa bene comune” come sintesi del suo percorso, in quanto difendere la Valle non significa solamente rifiutare un opera inutile, costosa e dannosa per la salute e l'ambiente, ma significa produrre una visione diversa di gestione del territorio, del rapporto uomo- ambiente e di sviluppo.
La trasversalità del movimento e la sua capacità di produrre motivazioni, analisi e competenze tecniche spesso superiori a quelle degli stessi progettisti e dei tecnici governativi è un ulteriore esempio della validità di tale ragionamento.


Il Teatro Valle Occupato nasce invece a giugno dello scorso anno con l'occupazione appunto dello storico teatro romano da parte di tutti quei soggetti che a vario titolo lavorano nel campo della cultura, come artisti, operatori, tecnici.

Vista l'enorme partecipazione, la trasversalità e la grande quantità di saperi messi in campo, gli occupanti parlano di questa occupazione come un “bene comune”. Attraverso la creazione di uno statuto partecipato, chiamato “Statuto della fondazione teatro valle bene comune”, vogliono definire pratiche future di governo di questo Teatro da parte della cittadinanza .


Analizzando queste due realtà, possiamo notare come siano molteplici le similitudini tra le due lotte, tra le quali possiamo elencare: il rifiuto della rappresentanza e la promozione della partecipazione diretta, la cooperazione tra i vari soggetti e persone presenti, l'utilizzo della forma assembleare come momento decisionale collettivo e realmente democratico.


Questi elementi, che rappresentano un modo nuovo di agire e che sono delle pratiche innovative, ci danno la possibilità di ragionare in un modo nuovo e ci introducono a un concetto nuovo, il Comune.

Questo termine rappresenta una rottura con il capitalismo contemporaneo e si pone in antitesi rispetto al dualismo classico pubblico-privato, in quanto sostiene che grazie alla cooperazione e ai saperi che ognuno di noi possiede, sia in generale che specifici, possiamo sviluppare un nuovo sistema di produzione e di gestione.


Queste nuove pratiche dunque ci mostrano che si sta sviluppando un nuovo modello, in cui al centro ci sia la autonomia e la cooperazione, e le varie lotte dimostrano come in tutto il mondo, e non solo in Italia, si stia ormai parlando di Comune.
Gli esempi più importanti in questo campo sono il movimento Occupy negli Stati Uniti e il movimento delle Acampadas spagnole, movimenti che occupano parchi piazze e altri spazi, non tanto per riappropiarsene fisicamente, quanto per aprire uno spazio di discussione pubblica, decidere insieme cosa fare, quali sono le pratiche e gli obiettivi di quel “famoso 99%”, che indica chi subisce i danni prodotti dal capitalismo finanziario.

Il percorso che ci indicano queste realtà è chiaro, un cammino fatto di lotte e condivisione, ma adesso, è necessario fare un ulteriore passo in avanti e porci alcune domande su come sviluppare le pratiche affinché diventino una realtà diffusa nella società. Per questo abbiamo pensato ad un dibattito con alcuni esponenti del movimento No-tav e del Teatro Valle Occupato, per iniziare un percorso che dalle pratiche del Comune ci porti verso le istituzioni del Comune.

Un percorso per costruire un futuro fatto di reddito, diritti, democrazia, un altro futuro che potremmo definire un “futuro Comune”.


Programma della giornata:
ore 18
DIBATTITO CON ESPONENTI
MOVIMENTO NO-TAV
TEATRO VALLE OCCUPATO


ore 20,30
CENA SOCIALE (gradita la prenotazione 3207060135)


ore 23.00

CONCERTO CON I KLAXON