Dopo un'assemblea in piazza all'interno della quale, in tante e tanti, ci siamo confrontati apertamente sulla giornata del 14 novembre, abbiamo aperto un percorso che mira a rendere praticabile ed efficace lo sciopero a quella composizione sociale storicamente estranea alle forme tradizionali di astensione dal lavoro.
Badanti, studenti, stagisti, tirocinanti, lavoratori delle cooperative, rifugiati, clandestini, sfrattati, esodati, disoccupati, partite Iva: la straordinaria galassia di una precarietà che la crisi ha reso ancora più complessa e difficile.
Anche a Perugia, come in tante città italiane ed europee, il 14 novembre scenderemo in piazza per costruire una dimensione di sciopero sociale che sia realmente in grado di contrastare l'austerity e il sistema del debito, di opporsi alle politiche della Troika e di attaccare la rendita finanziaria.
Vogliamo che lo sciopero sociale si declini anche attraverso pratiche diffuse di lotta e di riappropriazione, come lo sciopero del biglietto, dei ticket sanitari e delle bollette contro la privatizzazione dei servizi, l'autoriduzione in supermercati e maxi-store contro il caro-vita, il blocco di scuole ed università contro la dequalificazione dei saperi.
Il 14 novembre in piazza seguiremo l'Apecar che, a partire dalla Taranto in lotta contro le devastazioni ambientali e sociali prodotte dall'Ilva, rappresenta un simbolo di riscatto e di nuova cittadinanza.
Il 14 novembre a Perugia, in Italia, in Europa "accendiamo lo sciopero" e rendiamo questa giornata parte importante di un reale processo di trasformazione.
#accendilosciopero
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#tomalahuelga
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