L'iniziativa degli attivisti di Squola Spa

Pergola - La processione di San Rubinetto

2 / 4 / 2010

Mercoledì 31 marzo 2010 intorno le ore 21 e 15 ha preso le mosse da Piazza Garibaldi a Pergola (PU) verso il centro cittadino la “Processione di San Rubinetto”. Le militanti e i militanti dello Spazio Pubblico Autogestito Squola hanno attraversato le vie cittadine portando in processione il fercolo rappresentante l’ ”acqua pubblica” e distribuendo volantini alla cittadinanza.

Insieme al simbolo idrico erano in processione anche delle grandi sagome di cartone a simboleggiare le altre problematiche “irrisolte” cittadine: un aerogeneratore e delle ruspe. L’ultima tappa della “processione” è stata la sala consiliare dove si teneva il consiglio comunale.

Con questo gesto il collettivo ha voluto riportare al centro della politica cittadina quelle che ritiene essere le urgenze sociali e ambientali non rinunciabili del territorio:

- Deliberazione sula mozione a favore dell'acqua pubblica e modifica dello statuto comunale. Da ottobre i capigruppo consiliari sono in possesso della delibera standard che tutte le organizzazioni del Forum Italiano per l’Acqua stanno promuovendo in tutta la nazione. I tempi sono maturi per una votazione unanime che deliberi che l’acqua e un “bene pubblico privo di rilevanza economica” e che questo principio venga iscritto nello statuto comunale sbarrando cosi la strada per via giuridica della cessione del servizio idrico alle multinazionali. Così come hanno fatto 200 amministrazioni comunali e provinciali. Cosi come realizzato a Monte Porzio e Cantiano.

- Cava del Bifolco. Il Sindaco ci ha ripetuto quello che sappiamo bene: di chi è la responsabilità politica dell’inserimento dell’area del Monte Romano nel Piano Cave. Il sindaco di allora, Conti, è ora nella sua amministrazione. Il vicesindaco, poi sindaco Borri è stato pesantemente sanzionato politicamente ed elettoralmente. Noi chiediamo quell’impegno da sempre sbandierato nelle assidue presenze alle assemblee dei “No Cave”. Un rapido ricorso al Consiglio di Stato e una politica che sia tangibilmente contro l’apertura di cave. Dalla parte dei cittadini e contro poteri forti e speculatori. In maniera tangibile e fuori dai tatticismi e politicismi che non verrebbero compresi.

- Mostri Eolici. La documentazione prodotta dai cittadini e dai comitati è ampiamente sufficiente per stoppare completamente la procedura di concessione del crinale. Al pari della cava il progetto di devastazione ambientale del crinale Monterolo-Montevecchio si pone in netto contrasto con la vocazione ad uno sviluppo sostenibile. Vogliamo dichiarazioni chiare e poi seguite da una politica coerente. Con gli speculatori e i devastatori del territorio (che finanzino o meno ricche campagne elettorali ) e per uno sviluppo compatibile che valorizzi le vere ricchezze ambientali, culturali e sociali del territorio.

- Spazi sociali. Ai 23 spazi pubblici lasciati all’incuria e all’inutilizzo già censiti in epoca Borri si aggiungono gli infiniti lavori per il nuovo stabile comunale nella zona industriale. Mentre questi beni comuni stanno marcendo decine di richieste giacciono da anni negli archivi comunali.

Nè forma nè sostanza: nulla cambia. Ai cittadini che chiedono conto della politica comunale si risponde adesso come allora con vaghe promesse e con la presenza dei Carabinieri a dimostrazione del fastidio e dell’irritazione per la partecipazione democratica. Sinistra e destra uniti in un “non disturbate il manovratore”. Passano gli anni e nulla cambia.

I bei propositi espressi quando si era all’opposizione diventano lettera morta appena si strappa lo scranno al “capobanda” precendente.

E intanto la città muore per il lento dissanguamento economico e demografico, vibrando per i camion delle cave che l’attraversano, per gli aerosol di dubbie industrie, nella polvere dei musei vuoti e nel lento declino del patrimonio immobiliare pubblico. Nessuna politica ostativa potrà fermare una crescente voglia, su tutto il territorio, di una politica che non deleghi a nessuno la gestione del futuro. La forte presenza a tutte le iniziative sociali di lotta sono la risposta all’astensionismo di massa.

E’ primavera e la voglia di resistenza diverrà liberazione. Stiamo tornando.

Spazio Pubblico Autogestito Squola

"il fuoco indurisce quel che non distrugge"