Verso il #10O

Per una scuola pubblica, solidale, accessibile a tutt* e libera

Comunicato del Collettivo Studenti Rimini e Kaos Napoli sulla situazione degli alunni e delle alunne disabili all'interno delle scuole italiane

25 / 9 / 2014

Nell’anno scolastico 2014/2015 sono circa 149 mila gli alunni con disabilità all’interno delle scuole italiane. A pochi giorni dall'avvio dell'anno scolastico tuttavia sono stati ancora tagliati i fondi per l'inserimento scolastico ed il sostegno di ragazzi con disabilità. I tagli all’istruzione e le politiche neoliberali, che da anni stanno smantellando la scuola pubblica, danneggiano tutti i servizi che dovrebbero essere garantiti all’interno dell'istituzione scuola.

Il definanziamento dell’edilizia scolastica è un esempio concreto che ci pone davanti ad un grave problema: l’accessibilità alla scuola non è più un diritto; né per alunni, insegnanti e personale ATA, né soprattutto per i tanti ragazzi disabili che sono all’interno delle nostre scuole. Nel 2014 ci troviamo a frequentare edifici senza una rampa d’accesso per disabili (costretti ad usare rampe di fortuna per accedere a scuola) e senza ascensori (ciò preclude agli studenti disabili il diritto di seguire la propria classe in laboratori e aule specializzate). È inoltre assolutamente necessario sottolineare la pericolosità di questa situazione in caso di eventi emergenziali improvvisi (terremoti, incidenti,..).

I tagli all’istruzione dunque incidono gravemente e violentemente anche e soprattutto sul sostegno ai ragazzi disabili. Esplicativo di questa situazione, oltre che indecente, il caso che interessa l’ente provincia di Napoli dove a 600 ragazzi disabili, rimasti senza sostegno, è stato privato il diritto di andare a scuola e di ricevere una didattica consona e reale. Anche nelle altre città Italiane sono numerosi e visibili i tagli alle ore per il sostegno. La scuola per questi ragazzi è un momento fondamentale di crescita e di scambio con i coetanei, un momento fondamentale sia per loro che per le loro famiglie che, soprattutto in un momento di crisi come questo, in assenza di servizi di welfare ed agevolazioni, hanno maggiore difficoltà a garantire un'assistenza continua ai loro figli, essendo costretti a lavorare anche il doppio per assicurarsi la sopravvivenza dei propri nuclei familiari. La scuola quindi dovrebbe essere un appoggio fondamentale per queste famiglie oltre che per i ragazzi stessi.

Oltre ai tagli agli insegnanti che accompagnano i ragazzi disabili anche gli educatori sociali, un altro organo fondamentale per il sostegno e la crescita degli stessi, è fortemente attaccato dalle politiche di austerità che non fanno altro che tagliare al pubblico e al sociale. Gli educatori sono figure professionali ed il loro ruolo è quello di favorire lo sviluppo personale, l’autonomia e l’integrazione sociale e lavorativa delle persone loro affidate. Questo ruolo però è continuamente sminuito e minato da interessi economici che propinano solo tagli e fanno arricchire i pochi a discapito della salute e del benessere sia degli operatori che, soprattutto, dei ragazzi. Il gioco dei Comuni e delle cooperative è di rilanciare con bandi sempre più a ribasso tagliando stipendi e ore di servizio senza tenere in considerazione l’importanza di una continuità educativa che i ragazzi disabili dovrebbero avere. Essi sono continuamente sballottati da insegnante a insegnate con un palese peggioramento del percorso formativo a cui dovrebbero avere diritto.

Dalle elementari fino all’università, dal mondo della scuola fino al mondo del lavoro, dobbiamo riprenderci dal basso i nostri diritti. È anche per questo che il 10 ottobre scenderemo in piazza in diverse città italiane con uno sciopero studentesco per rivendicare una scuola pubblica, solidale, accessibile a tutt* e libera!

TUTT* UGUALI TUTT* LIBERI, TUTTO GRATIS!

Collettivo Studenti Rimini
Kaos Napoli