Per uno sport antirazzista e solidale. Per costruire un mondo senza barriere e confini.

Parma, Sosteniamo il progetto "La Paz!" *

Per l'iscrizione di una squadra di calcio a 11 antirazzista e multiculturale al campionato amatoriale della UISP.

6 / 7 / 2010

Il progetto “La Paz!” è stato ideato per combattere, attraverso lo sport, il razzismo e le forme di discriminazione diffuse nella nostra società e per promuovere l’incontro e la relazione tra culture e persone diverse. “La Paz” è il nome della squadra di calcio a 11 antirazzista e multiculturale che parteciperà al campionato amatoriale 2010/2011 della UISP di Parma.

Come nasce l'idea di formare la squadra "La Paz!"..

Il calcio negli ultimi anni ha perso il suo ruolo originario di mezzo per l’aggregazione e la socialità, ponendo sempre di più il suo interesse sull’aspetto economico.

I contratti milionari, il calcio scommesse, la vendita dei diritti televisivi e d’immagine, le quotazioni in borsa delle società calcistiche, la privatizzazione degli stadi e degli impianti sportivi, sono solo alcune delle tappe che hanno contribuito alla trasformazione dello sport più popolare del mondo.

Ad aggravare questo scenario si aggiungono gli atteggiamenti razzisti da parte degli stessi giocatori e delle tifoserie.

A Parma, lo sforzo delle associazioni sportive e delle istituzioni locali per sviluppare attraverso lo sport progetti di integrazione e solidarietà è notevole, perciò il progetto “La Paz!” vuole inserirsi all’interno di un contesto che già tanto sta facendo per promuovere il rifiuto del razzismo e la pratica sportiva solidale.

Il progetto “La Paz!” è pensato per svilupparsi all’interno del calcio amatoriale, ambiente non esente da fenomeni di razzismo che spesso producono l’allontanamento dei giovani dallo sport. “La Paz!” vuole promuovere la partecipazione di tutti allo sport e al calcio, a prescindere dai luoghi geografici e culturali di provenienza, con lo scopo di stimolare e far crescere una cultura sportiva all’insegna dell’integrazione e del rispetto reciproco.

Il razzismo è spesso il prodotto di un contesto culturale caratterizzato da chiusure ideologiche ed ignoranza, dall’incapacità di confrontarsi e conoscere “l’altro”. Attraverso il progetto vorremmo invece sviluppare relazioni tra persone differenti che oggi condividono e vivono lo stesso spazio sociale, geografico e istituzionale, e costruire ponti tra culture altrimenti inconciliabili.

Spesso sono gli stessi migranti ad erigere muri tra la propria comunità di appartenenza e quella degli autoctoni: attraverso la pratica sportiva crediamo che anche questa forma di chiusura e isolamento possa essere abbattuta.

Il progetto ha la finalità di abbattere le barriere (sociali, culturali, politiche, religiose) che dividono le persone, e l’intento di costruire una squadra calcistica che condivida i valori dell’antirazzismo e della pace tra i popoli. La squadra sarà composta da persone differenti tra loro e provenienti da parti diverse del mondo affinché si possa sperimentare concretamente un progetto di integrazione sul territorio parmigiano.

Obiettivi generali del progetto

- Combattere il razzismo nel mondo del calcio e nella nostra società

- Costruire integrazione e relazioni durature tra persone provenienti da Paesi diversi,

- Promuovere la conoscenza e lo scambio tra culture differenti sulla base del rispetto reciproco e della solidarietà

- Riconoscere nello sport un mezzo di aggregazione e socialità

- Proporre attraverso la costruzione della squadra una idea di società che sia meticcia, tollerante e antirazzista

- Far sì che la squadra di calcio e lo sport in generale divengano ambiti sociali dove sperimentare la convivenza tra persone autoctone e migranti.

Obiettivi specifici

- Partecipare con una squadra di calcio a 11, antirazzista e multiculturale, al campionato amatoriale 2010-2011 della UISP di Parma.

- Sviluppare modalità di allenamento che privilegino il lavoro in gruppo

- Fare in modo che l’allenamento divenga uno strumento per rispettare il proprio corpo e il corpo degli altri attraverso attività che ne sviluppino le funzionalità e la conoscenza

- Con l’allenamento proporre lo studio collettivo dei propri mezzi (tecnici, fisici, mentali) e dei propri limiti affinché lo sport venga vissuto in modo sano e non esasperato dal bisogno di raggiungere risultati

- Sviluppare una gestione democratica ed orizzontale della squadra affinché diventi, oltre ad un gruppo di sportivi, anche un luogo di discussione e condivisione in merito alle problematiche riguardanti l’integrazione ed il razzismo nella vita quotidiana

- Promuovere il rispetto per l’avversario e per l’arbitro

- Creare un gruppo unito  e coeso di giocatori, a partire da diverse culture e provenienze.

Attività e metodologia

- Lavoro di squadra con allenamenti settimanali, composti da percorsi misti ed esercizi ludici atti a migliorare la propria forma fisica e a raggiungere una buona condizione psico-motoria acquisendo una mentalità di fratellanza non solo in campo ma anche nella vita quotidiana di ogni componente del gruppo.

- Organizzazione di cene ed incontri di formazione che affrontano il tema dello sport e dell’antirazzismo.

- Praticare il “terzo tempo” che è il tradizionale incontro dopo-gara tra i giocatori delle due squadre, inteso come momento conviviale pomeridiano. Questa pratica è sempre stata vista come momento di socializzazione tra i giocatori, cui spesso partecipano anche le loro famiglie e, talora, anche i tifosi affinché ogni partita sia espressione di solidarietà e integrazione.

- Coinvolgere docenti universitari della facoltà di Scienze delle attività Motorie dell’Università di Parma, affinché il progetto possa essere utilizzato come oggetto di studio nel corso di laurea e riconosciuto come attività formativa.

A chi è rivolto il progetto

 Il progetto “La Paz!” è rivolto ad un minimo di 20 e un massimo di 25 persone che intendono partecipare attivamente al campionato. Contemporaneamente lo scopo del progetto è quello di coinvolgere anche le associazioni di Parma e Provincia che lavorano sul tema dell’integrazione e dell’antirazzismo.

Personale

Due studenti del terzo e secondo anno di Scienze delle Attività Motorie dell’Università di Parma si occuperanno degli allenamenti applicando nozioni e conoscenze acquisite lungo il percorso di studi e con la pratica di tirocini in ambito calcistico.

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Se ti interessa partecipare alla realizzazione del progetto

Se ami giocare a calcio e vuoi far parte della squadra

Se vuoi diffondere l'antirazzismo attraverso lo sport

chiama:

3403234126  ANDREA

3299342066  CICCIO

oppure scrivi a [email protected] // [email protected]

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* Roberto Luiz La Paz, attaccante uruguaiano,  è stato il primo giocatore di colore a partecipare al Campionato Italiano di calcio nel 1947.