Parma protesta: incontro per la città che vogliamo

Assemblea pubblica autoconvocata

28 / 9 / 2011

L’operato della Giunta guidata dal sindaco Pietro Vignali – e prima di lui da Elvio Ubaldi – è sotto gli occhi di tutti. Una città, progettata come faraonica, ormai devastata dal cemento e dall’arroganza, i suoi servizi in balia di privatizzazioni insensate e dannose per gli utenti, una classe dirigente eterodiretta da gruppi di industriali e costruttori fino a poche settimane fa, una lacerazione e un’inquietudine sociale determinata dalle demenziali politiche sulla “sicurezza” e sulla vigilanza urbana, un debito gigantesco di oltre 600 milioni di euro, una visibilità costruita a suon di denaro pubblico e di addetti stampa senza nessun reale riscontro con la dura quotidianità della maggioranza di chi qui vive, lavora e studia. Ora, le inchieste e gli arresti della Procura confermano anche voci che circolavano da anni sul basso profilo morale di funzionari, imprenditori ed esponenti politici di questa e della passata amministrazione. Vignali e i suoi collaboratori, responsabili di queste scelte, possono mentire e negare, ma la realtà smaschera i loro penosi tentativi di autoassoluzione.

Appare evidente che non sono in discussione solo singoli interventi o la questione morale. E' in discussione un governo della città, spregiudicato e impudente, non rispettoso delle regole democratiche, dei suoi limiti e dei suoi compiti nei confronti dei cittadini, ai quali deve rendere conto del suo operato, fornendo la più completa trasparenza degli atti, e assumendosi la piena responsabilità degli episodi di corruzione e incapacità di gestione finanziaria. E' in discussione un governo della città che ha favorito gli interessi privati di gruppi e lobby, oltre che di meschine tangenti e favori per il proprio clan, in contrasto con il preminente interesse collettivo. Per queste ragioni centinaia di cittadini, da giugno ad oggi, hanno trasformato l'indignazione in opposizione, facendo del presidio dei Portici del grano una forma di riappropriazione dal basso, partecipata, della città, alternativa al palazzo del potere, sordo alla protesta, indifferente al fallimento del suo progetto politico, segnato da fughe, dimissioni, nuovi e più eclatanti arresti e infine dal tramonto delle alleanze politiche.

Di fronte a questa situazione, la Giunta ha il coraggio di invocare una presunta responsabilità delle manifestazioni di piazza verso un eventuale fallimento del Consiglio comunale.

Siamo ormai alle soglie di evidenti deliri da stress.

Le manifestazioni sotto i Portici del grano si sono sempre svolte pacificamente e democraticamente e, da giugno a oggi, il Consiglio comunale ha svolto regolarmente le sue assemblee, anche se –irresponsabilmente – il Sindaco, il Presidente del Consiglio o qualche delegato della Giunta, con l’arroganza che li hanno distinti in questi anni, non hanno mai pensato di dover scendere 20 gradini per parlare con i cittadini che chiedevano spiegazioni e chiarimenti sulla devastazione economica, sociale e morale della loro città. Ora costoro pensano di addossare il proprio misero fallimento alle civili proteste della piazza. Escano di scena con un minimo di dignità: si assumano le colpe dei loro disastri e delle loro malefatte e, per il bene di tutti, cerchino un lavoro onesto e lontano dalla politica.

Da parte nostra, uomini e donne, giovani e anziani, lavoratori e studenti che abbiamo animato quelle proteste, mostrando la capacità di reagire e di rinascere anche dopo questo quindicennio di tenebre, rivendichiamo il diritto ad essere ancora in piazza, per indicare i responsabili di questo scempio e per discutere del futuro della nostra città. Invitiamo, dunque, ancora una volta, tutti i cittadini ad essere sotto il Municipio giovedì pomeriggio, alle 18, per contestare questo sindaco e questa Giunta e lo svolgimento di un Consiglio comunale ormai delegittimato.

Nella stessa giornata, poi, vogliamo trovare un'occasione di confronto e di riflessione che ci consenta di individuare obiettivi e iniziative capaci di segnare il futuro della città, capace di incontrare le esigenze reali di chi la vive. Invitiamo, dunque, tutti i cittadini a partecipare all'Assemblea pubblica autoconvocata, giovedì 29 settembre, alle ore 21 all'Auditorium Toscanini.

Coordinamento La Piazza