Parma - Lettera di solidarietà ad Art Lab da parte degli abitanti dell'Oltretorrente

Vicinato solidale con Art Lab

29 / 5 / 2011

Dopo la raccolta firme che si è sviluppata in Borgo Tanzi, ci è stata consegnata una lettera, sottoscritta da diverse famiglie e singles del quartiere, in solidarietà all'occupazione di Art Lab.

Alla grigliata di domenica 29 maggio, realizzata nel cortile di Art Lab, pubblicizzata solo nelle strade limitrofe allo stabile, hanno partecipato oltre 100 persone, portando con loro torta fritta, dolci e bibite in regalo al nuovo spazio di socialità del quartire Oltretorrente.

Ringraziamo ancora una volta gli abitanti di Borgo Tanzi per la disponibilità, la curiosità e la partecipazione attiva con cui hanno accolto Art Lab!

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Leggi la lettera:

Chi di noi ha sempre vissuto in questo quartiere si è reso conto che una strada un tempo vitale e ricca di botteghe, incontri casuali per scambiare quattro chiacchere nella piazzetta o in un bar, è divenuta un luogo morto, privo di stimoli e socialità.

Da anni vediamo questo palazzo fatiscente e abbandonato, abitato solo da piccioni e topi, e l’ arrivo dei ragazzi ha ridato vita alle mura di quel luogo. Abbiamo visto un gruppi di ragazze e ragazzi rimpossessarsi di uno spazio inutilizzato e iniziare da subito lavori di pulizia e risistemazione degli ambienti, nel rispetto delle caratteristiche artistiche e strutturali dello stabile.

Ancor prima di iniziare una trattativa con l’università, proprietaria dello stabile, hanno chiesto a noi, residenti della via, se la loro presenza era gradita. Crediamo che i loro sorrisi, le loro risate e i loro occhi ricchi di entusiasmo e calore ci abbino convinti della loro buona volontà e della loro voglia di aprire lo spazio a tutti e tutte noi.

Da subito hanno cercato di coinvolgerci nella fase di progettazione dei laboratori e delle attività, dimostrandosi aperti alle esigenze di tutte le categorie e le fasce d’età. Frequentano i nostri bar, fanno merenda con i nostri figli, si improvvisano ciceroni facendoci fare giri turistici del palazzo, scherzano con l’inquilino Tronchi e lo aiutano a sistemare la legna e gli attrezzi.

A tutti domandano come immaginano l’art lab, creano spazi quotidiani di confronto e di dialogo.

Vogliono insieme a noi, famiglie, anziani, single, ridare vita a questo quartiere, sottraendo i beni culturali della collettività alla speculazione selvaggia e creano nuove forme di vivere in comune.

Chiediamo a gran voce che venga data loro la possibilità di proseguire lungo questo cammino, irto e ricco di ostacoli, perché ormai questo è un cammino che vogliamo percorrere insieme.

Il quartiere