Parma - 26 giugno: i diritti si conquistano con la lotta!

Manifestazione a sostegno dello sciopero dei lavoratori della Taddei Training

24 / 6 / 2014

Dopo l'assemblea dello scorso 19 giugno per giovedì 26 giugno dalle 7.30 in poi è convocata da Adl-Cobas una manifestazione davanti ai cancelli del magazzino Number 1 a Parma per sostenere lo sciopero dei lavoratori, come annunciato nella conferenza stampa che si è svolta ieri.

La vicenda della Number 1 è fortemente emblematica non solo delle condizioni di sfruttamento inaccettabili nel settore logistica, accompagnate dalle rappresesaglie contro chi lotta ma anche mostra il volto peggiore del sistema cooperativo emiliano, che adirittura usa la vigilanza privata contro i lavoratori. Un sistema che per massimizzare i profitti schiaccia e reprime ogni tentativo di conquista di diritti dei lavoratori.

L'AdlCobas invita alla partecipazione alla manifestazione perchè come in altre occasioni solo la mobilitazione può contrastare chi pensa di poter continuare a sfruttare impunemente.

In molte vertenze della logistica sono stati conquistati nuovi diritti e si è contrastato le pratiche di rappresaglia fatte dai colossi del settore. La lotta di Parma è un altro importante tassello per affermare che "se toccano uno, toccano tutti" e per  continuare i percorsi di autorganizzazione per i diritti che si inseriscono con forza nella battaglia per il reddito e la dignità a livello europeo.

Un'appuntamento, quello del 24 giugno che partendo da una vertenza locale ma simbolica di un piano di sfruttamento generale arricchisce i percorsi che guardano alla costruzione del semestre autunnale di mobilitazione europea, come discusso nell'incontro su "Lavoro e reddito" allo Sherwood Festival.

Segui in twitter @adlcobas

APPELLO PER LA MANIFESTAZIONE DEL 26 GIUGNO

Nelle ultime settimane lo scontro all'interno del magazzino NUMBER 1 di Parma esprime un vero e proprio attacco ai diritti e alla dignità dei lavoratori, mostrando ancora una volta il volto peggiore del sistema cooperativo emiliano. Un sistema che per massimizzare i profitti schiaccia e reprime ogni tentativo di conquista di diritti dei lavoratori.

Il mondo della logistica è caratterizzato da grandi carichi di lavoro e pochissime tutele, in particolare quelle riguardanti la salute e il salario dei lavoratori. Infatti, nonostante il facchinaggio sia uno dei lavori più usuranti dal punto di vista fisico, il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro non prevede retribuzione per i primi tre giorni di malattia e/o infortunio.

Davanti ad un paradosso del genere i lavoratori della Cooperativa Taddei Training hanno legittimamente avanzato delle richieste di integrazione al contratto nazionale attraverso degli scioperi mirati alla conquista di diritti già ottenuti in altri magazzini grazie alla grande capacità di mobilitazione dei facchini e dei sindacati autorganizzati.

In risposta a tali iniziative di lotta, la Taddei Training ha dichiarato guerra indiscriminata ai lavoratori, punendo chi ha scioperato con provvedimenti disciplinari e trasferimenti illegittimi fino a licenziare con accuse infondate l'RSA di ADL Cobas.

Inoltre va denunciato l'utilizzo di vigilanza privata all'esterno dei magazzini con la esplicita funzione ritorsiva nei confronti dei lavoratori, come avvenuto nello sciopero del 6 giugno scorso.

La vicenda mette perciò in luce come nello scontro in atto è in gioco non solo la specifica vertenza sindacale, ma il legittimo quanto fondamentale diritto di sciopero dei lavoratori e la loro libertà di autorganizzarsi in sindacati. Sindacati che non siano delle propaggini concertative tra le aziende e la forza-lavoro ma che sono organizzazioni di lotta per la difesa e la conquista di diritti all'interno dei luoghi di lavoro.

Questo tentativo di reprimere e screditare i lavoratori che avanzano richieste di maggiori tutele è dunque un attacco ai diritti faticosamente conquistati negli ultimi decenni e si connota ancor più come un vero e proprio attacco generalizzato alla democrazia sul lavoro.

I lavoratori dell'ADL Cobas non accettano che il diritto di sciopero e la libertà di organizzazione sindacale siano minate e represse attraverso queste rappresaglie padronali.

A seguito della assemblea cittadina tenutasi lo scorso giovedì, quindi, convochiamo perciò una grande manifestazione per GIOVEDI 26 GIUGNO a partire dalle ore 7.30 davanti ai cancelli del magazzino Number 1 in via Forlanini 1 per sostenere tutte e tutti le lotte dei facchini, per ribadire con forza che non che i diritti non si calpestano, che i lavoratori non si toccano, che la dignità si rispetta!

AdlCobas