Parma - 16N #StopBiocidio: i loro profitti sono i nostri tumori!

Presidio a Parma in p.zza Garibaldi alle ore 16

14 / 11 / 2013

La questione rifiuti occupa prepotentemente gli spazi mediatici main stream del nostro Paese, assumendo sempre più i bordi rossi dell'emergenza.

Una tematica che rende evidente l'immobilismo degli enti locali, strozzati dal ricatto del debito, e da un groviglio di interessi politico-economici, che pesano gravemente sulle scelte che coinvolgono le popolazioni residenti, il loro diritto alla salute, la salvaguardia del territorio, la produzione di beni alimentari.

Un enorme giro di affari che vede coinvolte amministrazioni locali, enti privati, apparati dello Stato ed ecomafie, che collega il Sud e il Nord del Paese stringendolo in un cappio di veleni e morte.

”La camorra è stata la mano armata delle industrie del Nord nel disastro ambientale in Campania”. Fanno scalpore le dichiarazioni del pentito Carmine Schiavone, che svelano l'enorme business che vede coinvolte imprese del nord e clan camorristi, nel comune intento di trarre profitti dal traffico di rifiuti, innescando un ciclo criminoso responsabile dell'avvelenamento di interi territori. E i fatti lo confermano. Le ricerche del Cnr e del Pascale, fatte proprie dal ministero della Salute, descrivono un’impennata della mortalità per tumori nelle province più coinvolte nel traffico di rifiuti nocivi.

Dati che fanno rabbrividire, ma che non risultano inattesi. E che non possono essere letti esclusivamente nell'ottica dell'ennesimo scandalo a corte che esplicita, ancora una volta, la connivenza tra mafia e Stato. Una cosa va detta: la morte e il sacrificio dei territori spesso è un destino assegnato per via legale. Un prodotto di poteri diffusi che non è solo il frutto dei roghi e dello smaltimento illecito dei rifiuti, ma che si innesta in un mosaico fatto di grandi accordi finanziari, quotazioni in borsa, grandi opere inutili, cementificazione selvaggia, ecomostri.

Il 16 Novembre, dalla Val Susa a Napoli si terrà una giornata di mobilitazioni per bloccare la privatizzazione dei beni comuni e la riduzione dei diritti. Un appuntamento dal respiro nazionale nel quale tutte le realtà, piccole e grandi, comitati ed associazioni, scenderanno in piazza per ribadire all'unisono il nostro diritto alla vita, alla salute e alla terra.

Anche Parma il 16 Novembre sarà in piazza per ribadire il NO all'avvelenamento del territorio e alla sottrazione del diritto alla salute. Perchè in una macro-regione come quella padana, seconda in Europa per tasso di inquinamento dopo la Rhur, ed in particolare, in Emilia Romagna, che vanta il triste primato di essere la regione di Italia con più inceneritori (9 inceneritori per 9 province), senza contare discariche e impianti industriali, la cieca fame di profitto di privati e poteri politici, ha sancito l'apertura dell'ennesimo mostro. Il 20 Novembre l'inceneritore di Ugozzolo funzionerà a pieno regime.

Il 16 Novembre, alle 16:00, saremo in piazza per chiedere la chiusura di discariche e inceneritori, per la difesa del territorio e per il diritto alla salute.

#STOPBIOCIDIO