Palermo - 3 Ottobre 2014 - Questa non è solo una commemorazione

Ore 17:00 Porticciolo della Cala

2 / 10 / 2014

3 OTTOBRE 2013 - NAUFRAGIO DI LAMPEDUSA: 368 (donne, uomini, bambini/e) perdono la vita cercando di raggiungere l’Europa.

3 OTTOBRE 2014 - QUESTA NON E’ SOLO UNA COMMEMORAZIONE.

Dopo il 3 ottobre ci sono stati l’11 ottobre (più di 250 persone annegate) e poi, nel 2014, il 19 febbraio, il 12 maggio, il 30 giugno, il 19 luglio, il 28 agosto, tutte date in cui si sono contati i morti in mare, fino agli 800 nelle acque libiche e maltesi nella sola seconda settimana di settembre.

Il mondo trabocca di guerre. L’Iraq, la Siria, Gaza, la Libia e poi le dittature sanguinarie del Corno d’Africa, i regimi oppressivi dell’Africa occidentale: milioni di civili inermi, soprattutto bambini, colpiti da violenza di ogni tipo. Chi cerca di salvarsi la vita compie viaggi difficilmente immaginabili per noi che siamo nati da questa parte del pianeta. Attraversa confini armati, carceri, torture, e poi chilometri di deserto a piedi. Anche durante questo percorso si muore, nel silenzio, da soli. Chi riesce ad arrivare in Libia deve fuggire ancora, mettere tutti i propri beni in mano ai trafficanti , imbarcarsi e scommettere - sulla propria pelle - su un futuro almeno di pace, anche se lontano dalla propria terra.

Questi viaggi costano migliaia di euro ad ogni persona che li compie. Sono una scelta obbligata dalle politiche migratorie europee che non permettono a nessuno di entrare legalmente sul proprio territorio, nonostante Convenzioni europee, internazionali e Costituzioni nazionali riconoscano loro il diritto d’asilo.

Abbiamo sempre rifiutato la distinzione tra migranti economici e profughi da guerre e dittature, perché entrambe queste "categorie" sono il frutto di una cultura del calcolo economico, che ha prodotto un orizzonte di devastazione e di guerra probabilmente senza precedenti per l’intensità e le modalità globali. Un mondo dilaniato da conflitti antichi e altri inediti, di cui i Paesi occidentali non possono negare la corresponsabilità. Responsabilità storica che affonda le radici anche nelle occupazioni coloniali, un passato più recente di quanto non vogliamo ammettere . Responsabilità politica per l’appoggio dato - ieri e oggi - a regimi impresentabili in cambio di vantaggi economici. Responsabilità militare ed economica per il contributo dato alla miriade di conflitti del presente ("la Terza guerra mondiale a pezzi" di cui parla, inascoltato, Papa Francesco), tramite partecipazione diretta o con il floridissimo commercio delle armi.

Mare Nostrum - la missione della Marina Militare Italiana nel Mediterraneo lanciata all’indomani del 3 ottobre 2013, quando i morti sono arrivati sulle nostre spiagge e non è stato più possibile ignorarli, ha salvato migliaia di vite e non ha certo incentivato le partenze come si vuole far credere. Ma è un’operazione che continua a presupporre che le persone rischino la propria vita prima di essere salvate, che rientra nella stessa logica di falsa emergenza, di commistione tra umanitario e militare che diventa finalmente esplicita in Frontex plus, l’annunciata missione europea: la difesa delle frontiere (da chi? da gommoni stracarichi e battelli in avaria?) ed in definitiva il controllo militare del Mediterraneo, ceduto in appalto agli USA, che hanno in Sicilia (Sigonella, Niscemi, Birgi...) un avamposto strategico.

La CARTA DI LAMPEDUSA, il documento sottoscritto nel febbraio del 2014 da centinaia di Associazioni e singoli/e, è ancora il nostro riferimento per affermare ancora una volta i diritti umani e “la libertà di costruzione e di realizzazione del proprio progetto di vita in caso di necessità di movimento”.

Rispondendo all’appello nazionale il nostro 3 Ottobre, Palermo si riunisce per dire NO alle politiche migratorie nazionali ed europee.

Percorsi di arrivo garantito. Diritto d’asilo senza confini. Accoglienza.

3 Ottobre 2014, Porticciolo della Cala
ore 17:00

Riflessione e proposta politica tra arte, musica e racconti.

Il nostro 3 ottobre è tutti i giorni.

Coordinamento Antirazzista Palermo, Borderline Sicilia, Laici Comboniani, Booq, Comitato Antirazzista Cobas, Associazione Di.a.Ri.A, ARCI Palermo, CISS/Cooperazione internazionale Sud Sud, Osservatorio contro le discriminazioni razziali Noureddine Adnane, Circolo Arci Malaussène, Coordinamento di solidarietà con la Palestina, L’Altro Diritto Sicilia, Centro Salesiano Santa Chiara.