Padova - Un'altra assegnazione conquistata dalla rete anti-sfratto

6 / 5 / 2010

Questa mattina, come ogni giorno ormai dall'inizio del 2010, era prevista l'esecuzione di uno sfratto nella città di Padova.

Si tratta della vicenda di una famiglia del Congo, con tre figli. Un lavoratore con uno stipendio ridotto a causa della crisi e la moglie in fase di regolarizzazione con la procedura di sanatoria dello scorso settembre.

La famiglia, come molte ormai nel corso di questo ultimo anno, con gli stipendi ridotti al minimo ed un canone di locazione di 650 euro, non è più riuscita a far fronte alla spesa dell'affitto dalla scorsa estate.

L'esecuzione, già evitata lo scorso 10 marzo per la presenza della rete anti-sfratto, non è avvenuta.

Alla famiglia, è stata assegnata una casa per emergenza abitativa e lo sfratto è stato prorogato di un mese affinché possa essere effettuato il trasloco.

Si tratta di una ulteriore assegnazione ottenuta dalla rete anti-sfratto grazie alle mobilitazioni che ormai dai primi di gennaio coinvolgono moltissime persone colpite da sfratto che con la loro presenza rendono impossibile eseguire gli sgomberi. Una conquista dal significato particolare visto che proprio nelle scorse settimane abbiamo assistito al secondo suicidio in pochi mesi di una persona colpita dallo sfratto esecutivo.

Al Comune di Padova, che attende la nomina del nuovo Assessore alle Politiche abitative, chiediamo di estendere la risoluzione della problematica degli sfratti alla generalità dei soggetti colpiti da provvedimenti si sloggio articolando nuove politiche abitative e mettendo a disposizione i fondi necessari per far fronte a questa situazione di crisi che colpisce la nostra città

RETE ANTI-SFRATTO DI PADOVA E PROVINCIA