Padova li, 23/12/2009
Alla cortese attenzione
dell’AGENZIA DEL DEMANIO filiale veneto, via borgo pezzana,1 Mestre
Venezia, nella persona del direttore Giorgio Allegroni.
Oggetto: RICHIESTA DI
ASSEGNAZIONE DELLO STABILE SITO IN PONTE S.AGOSTINO 1 E 3
PADOVA, PER SEDE DELL’ASSOCIAZIONE “ASP” (associazione studenti
precari)
Siamo
un gruppo di studenti della città di Padova che quotidianamente si
trova a fare i conti con la pervasione della precarietà nella
propria vita e in quella di altre migliaia di studenti di questa
città.
Dalla
precarietà dei saperi alla precarietà abitativa passando per tutti
gli spazi della propria vita non riusciamo più a concepire una
possibilità di futuro.
Da
tempo ormai sentiamo parlare di meritocrazia, tutto si basa sulla
competitività, l’individualizzazione dei soggetti domina sulla
cooperazione sociale a vantaggio di chi sulla debolezza del singolo
vuole speculare.
Per
questi motivi abbiamo deciso di formalizzare questa associazione
(“ASP” Associazione Studenti Precari), per avere la possibilità
di uscire da tutti quei problemi che quotidianamente gli studenti
precari si trovano ad affrontare da soli, e partendo da questo
presupposto riteniamo fondamentale trovare forme di cooperazione e di
valorizzazione collettiva che affrontino le logiche del profitto
proponendo un’alternativa.
“ASP”
nasce dalla nostra esperienza di vita personale: strangolati dai
sempre crescenti prezzi dell’affitto nelle nostre città abbiamo
deciso di entrare in uno stabile abbandonato da anni e di proprietà
del demanio, uno stabile estremamente compromesso dai lunghi anni di
inattività, ma che grazie alla voglia e al lavoro messo in atto da
chi ha deciso di abitarvi e di chi ha deciso di condividere questo
progetto ha assunto oggi un aspetto ed una vivibilità nuova e
soprattutto ha permesso a chi oggi la abita di affrontare per la
prima volta la precarietà della propria vita.
Convinti
però che la vita non può essere vissuta per affrontare solo i
propri problemi personali, ma che tutto va messo in relazione tra
tutti per permettere un avanzamento complessivo, abbiamo allargato il
nostro orizzonte.
Come
citato nella premessa oggi il problema della casa è centrale nella
vita dei giovani, di fonte ad un mercato immobiliare che in questa
città è “drogato” dalla presenza degli studenti (come
dimostrano le stesse indagini della guardia di finanza); smarriti in
un mare di voci che non trovano mai riscontro vorremmo oggi, tramite
l’associazione di cui siamo parte, aprire e mettere a disposizione
di tutti gli studenti uno sportello informativo e di inchiesta sul
problema casa, che sappia spiegare agli studenti quali sono i loro
diritti e aiutarli a sottrarsi da una difficile condizione di
ricattabilità.
Oltre
al problema dell’abitare, però, nel tempo in cui viviamo ci sono
molte altre questioni e problematiche estremamente calde: la
precarietà ambientale è infatti un altro grosso problema legato
alla vita quotidiana di tutti e che intendiamo affrontare con questa
associazione.
Viviamo
in un mondo che fa sempre più fatica a sopportare il continuo
sfruttamento intensivo a cui quotidianamente lo sottoponiamo, il
dibattito quotidiano sui problemi del “global warming”,
dell’inquinamento, dell’utilizzo di combustibili fossili non può
più stare come sfondo alle discussioni.
Non
si tratta solamente di portare al centro di questo dibattito la
“questione ambientale”, ma di cominciare ad agire per arginare il
problema sul breve periodo, con una grossa prospettiva di
miglioramento complessivo sul lungo periodo.
Mettendo
da parte l’emissione di una grossa quantità dei gas serra causate
dalle industrie, la produzione ed il consumo di tutte le risorse che
causano l’inquinamento sono strettamente legate alla vita
quotidiana delle persone ed alle mansioni ordinarie che svolgiamo
dentro e fuori dalle nostre abitazioni: rifiuti non riciclabili,
riscaldamento, consumo eccessivo di acqua, scarichi fognari,
autovetture per gli spostamenti; da queste problematiche che possono
sembrare minime rispetto alle cause del riscaldamento globale, noi
pensiamo che in realtà anche partendo dalla diminuzione dei consumi
e dalla conversione e riutilizzo dei beni di usufrutto quotidiano si
possa raggiungere un effettivo miglioramento delle condizioni
ambientali e, soprattutto, del tenore di vita di tutti.
Per
questo riteniamo che sia un dovere partire dal proprio piccolo per
determinare una socializzazione di queste pratiche, e per questo
all’interno dello stabile di ponte Sant’Agostino 1 e 3 la nostra
intenzione (oltre allo sportello sulla casa) è quella sperimentare
ed agire alcune forme di recupero e riutilizzo di materiale di
scarto, ad esempio attraverso la creazione di una “ciclo-officina”,
come possibilità per gli studenti e non solo di costruirsi,
aggiustarsi e scambiarsi biciclette, in una logica di non profitto,
ma di relazione e reciproca contaminazione delle proprie conoscenze,
ma soprattutto come incentivo, in una città come Padova, che si
presta di per sé all’utilizzo delle biciclette, al maggior
utilizzo delle stesse a scapito dei mezzi che si nutrono di
combustili fossili.
Inoltre
per la strategica posizione e per le idee che lo animano, questo
stabile potrebbe diventare punto di distribuzione dei “gas”
(gruppi di acquisto solidale), o meglio delle cassette di frutta e
verdura non trattate chimicamente e a prezzo equo, perché siamo
convinti che nella precarietà e nella freneticità della vita a cui
siamo quotidianamente sottoposti non si può e non si deve rinunciare
alla qualità ed al benessere, a partire proprio da quello
alimentare; per questo vorremmo utilizzare il giardino di cui lo
stabile è fornito per creare degli orti sociali da mettere a
disposizione di chi volesse recuperare il sapore e la possibilità di
autoprodursi verdura di qualità.
Aggiungiamo,
in prospettiva, la possibilità di iniziare un progetto più serio di
autorecupero che faccia diventare lo stabile uno dei primi esempi
nazionali di studentato autogestito ecosostenibile ed energeticamente
indipendente.
Schematizzando,
(come da allegati) le finalità della nostra associazione sono:
L’associazione
è apartitica, non ha scopo di lucro e svolge attività di
promozione e utilità sociale
I
proventi delle attività non possono, in nessun caso, essere divisi
tra gli associati, anche in forma indiretta.
Le
finalità generali che si propone sono: (specificare sia le finalità
generali dell’associazione, sia quelle specifiche sia le modalità
per raggiungere lo scopo sociale)
a)Promuovere
iniziative volte al miglioramento delle condizioni abitative di
studenti e giovani precari
b)
Promuovere iniziative riguardanti il diritto allo studio
c)Promuovere
progetti collettivi e di sensibilizzazione ambientale per la
cooperazione sociale.
Nello
specifico:
Realizzare
un lavoro di inchiesta sulla condizione abitativa studentesca
(tramite questionari e raccolta di informazioni sulle
agevolazioni………..)
Creare
uno sportello di consulenza e informazione sulla casa.
Promuovere
attività laboratoriali mirati al riutilizzo di materiali di scarto
Promuovere
progetti volti al recupero e riutilizzo di spazi dismessi e/o
abbandonati
Pruomuovere
un progetto di ciclofficina che offra un servizio gratuito agli
studenti per la manutenzione dei propri mezzi di locomozione e che
punti alla sensibilizzazione sulla questione ambientale.
Al
fine di poter realizzare questo progetto presentiamo la presente al
pubblico demanio, chiedendo nella consapevolezza dell’inutilizzo
fino a prima del nostro ingresso dello stabile, l’assegnazione
dello stesso a scopo associativo, per poter sviluppare e rendere
possibili i progetti sopra indicati.
Questo
progetto
darebbe la possibilità a molti studenti di riscoprire la possibilità
di uno sviluppo reale nella coperazione sociale e di impegnarsi in un
modo diverso (e crediamo migliore) di vivere questa città e questo
mondo.
In
attesa di
una vostra rapida risposta chiediamo la momentanea sospensione
dell’ordinanza di sfratto.
In
allegato l’atto costitutivo dell’associazione e il dossier
fotografico dei lavori di manutenzione dello stabile.
Distinti
saluti,
« ASP »
Associazione Studenti Precari