Padova - Presentazione di Asp, Associazione Studenti Precari

13 / 1 / 2010

Durante la mattinata di oggi si è tenuta in via ponte Sant’Agostino a Padova, la conferenza stampa di presentazione dell'Associazione Studenti Precari.

Lo stabile occupato dagli studenti è stato sottratto nel novembre del 2003 allo stato di abbandono in occasione delle iniziative di “Padova in action” contro il vertice europeo sulla casa.

L’edificio nel corso degli anni ha dato un tetto a famiglie padovane e ha soprattutto svolto la funzione di centro di prima accoglienza per nuclei di migranti, fino ad ospitare negli ultimi due anni un gruppo di studenti, diventando la prima sperimentazione di studentato autogestito dei giorni nostri a Padova.

Oggi si sono volute denunciare le condizioni di sfruttamento e di speculazione che quotidianamente vengono applicate alle vite degli studenti: è stato presentato un progetto che prevede la creazione di uno sportello di assistenza rispetto alle problematiche legate alla precarietà abitativa nella dimensione studentesca, ed inoltre è stata data la possibilità di usufruire dello spazio verde annesso allo stabile, come esperienza di orto sociale da mettere a disposizione degli studenti e degli abitanti del quartiere. Uno spazio, questo, che vuole essere aperto a tutte quelle esperienze che permettono ai giovani precari di costruire percorsi di cooperazione consentendo di far fronte ad una vita di precarietà totalizzante e disegnando collettivamente un presente degno e un futuro possibile.

Gli studenti hanno infine ribadito la volontà di resistere allo sgombero per tutelare il progetto in atto e per aprire la campagna di lotta sull'odierna condizione abitativa studentesca.

  

Di seguito la richiesta di assegnazione dello stabile presentata all'Agenzia del Demanio.

Padova li, 23/12/2009

Alla cortese attenzione dell’AGENZIA DEL DEMANIO filiale veneto, via borgo pezzana,1 Mestre Venezia, nella persona del direttore Giorgio Allegroni.

Oggetto: RICHIESTA DI ASSEGNAZIONE DELLO STABILE SITO IN PONTE S.AGOSTINO 1 E 3 PADOVA, PER SEDE DELL’ASSOCIAZIONE “ASP” (associazione studenti precari)

Siamo un gruppo di studenti della città di Padova che quotidianamente si trova a fare i conti con la pervasione della precarietà nella propria vita e in quella di altre migliaia di studenti di questa città.

Dalla precarietà dei saperi alla precarietà abitativa passando per tutti gli spazi della propria vita non riusciamo più a concepire una possibilità di futuro.

Da tempo ormai sentiamo parlare di meritocrazia, tutto si basa sulla competitività, l’individualizzazione dei soggetti domina sulla cooperazione sociale a vantaggio di chi sulla debolezza del singolo vuole speculare.

Per questi motivi abbiamo deciso di formalizzare questa associazione (“ASP” Associazione Studenti Precari), per avere la possibilità di uscire da tutti quei problemi che quotidianamente gli studenti precari si trovano ad affrontare da soli, e partendo da questo presupposto riteniamo fondamentale trovare forme di cooperazione e di valorizzazione collettiva che affrontino le logiche del profitto proponendo un’alternativa.

“ASP” nasce dalla nostra esperienza di vita personale: strangolati dai sempre crescenti prezzi dell’affitto nelle nostre città abbiamo deciso di entrare in uno stabile abbandonato da anni e di proprietà del demanio, uno stabile estremamente compromesso dai lunghi anni di inattività, ma che grazie alla voglia e al lavoro messo in atto da chi ha deciso di abitarvi e di chi ha deciso di condividere questo progetto ha assunto oggi un aspetto ed una vivibilità nuova e soprattutto ha permesso a chi oggi la abita di affrontare per la prima volta la precarietà della propria vita.

Convinti però che la vita non può essere vissuta per affrontare solo i propri problemi personali, ma che tutto va messo in relazione tra tutti per permettere un avanzamento complessivo, abbiamo allargato il nostro orizzonte.

Come citato nella premessa oggi il problema della casa è centrale nella vita dei giovani, di fonte ad un mercato immobiliare che in questa città è “drogato” dalla presenza degli studenti (come dimostrano le stesse indagini della guardia di finanza); smarriti in un mare di voci che non trovano mai riscontro vorremmo oggi, tramite l’associazione di cui siamo parte, aprire e mettere a disposizione di tutti gli studenti uno sportello informativo e di inchiesta sul problema casa, che sappia spiegare agli studenti quali sono i loro diritti e aiutarli a sottrarsi da una difficile condizione di ricattabilità.

Oltre al problema dell’abitare, però, nel tempo in cui viviamo ci sono molte altre questioni e problematiche estremamente calde: la precarietà ambientale è infatti un altro grosso problema legato alla vita quotidiana di tutti e che intendiamo affrontare con questa associazione.

Viviamo in un mondo che fa sempre più fatica a sopportare il continuo sfruttamento intensivo a cui quotidianamente lo sottoponiamo, il dibattito quotidiano sui problemi del “global warming”, dell’inquinamento, dell’utilizzo di combustibili fossili non può più stare come sfondo alle discussioni.

Non si tratta solamente di portare al centro di questo dibattito la “questione ambientale”, ma di cominciare ad agire per arginare il problema sul breve periodo, con una grossa prospettiva di miglioramento complessivo sul lungo periodo.

Mettendo da parte l’emissione di una grossa quantità dei gas serra causate dalle industrie, la produzione ed il consumo di tutte le risorse che causano l’inquinamento sono strettamente legate alla vita quotidiana delle persone ed alle mansioni ordinarie che svolgiamo dentro e fuori dalle nostre abitazioni: rifiuti non riciclabili, riscaldamento, consumo eccessivo di acqua, scarichi fognari, autovetture per gli spostamenti; da queste problematiche che possono sembrare minime rispetto alle cause del riscaldamento globale, noi pensiamo che in realtà anche partendo dalla diminuzione dei consumi e dalla conversione e riutilizzo dei beni di usufrutto quotidiano si possa raggiungere un effettivo miglioramento delle condizioni ambientali e, soprattutto, del tenore di vita di tutti.

Per questo riteniamo che sia un dovere partire dal proprio piccolo per determinare una socializzazione di queste pratiche, e per questo all’interno dello stabile di ponte Sant’Agostino 1 e 3 la nostra intenzione (oltre allo sportello sulla casa) è quella sperimentare ed agire alcune forme di recupero e riutilizzo di materiale di scarto, ad esempio attraverso la creazione di una “ciclo-officina”, come possibilità per gli studenti e non solo di costruirsi, aggiustarsi e scambiarsi biciclette, in una logica di non profitto, ma di relazione e reciproca contaminazione delle proprie conoscenze, ma soprattutto come incentivo, in una città come Padova, che si presta di per sé all’utilizzo delle biciclette, al maggior utilizzo delle stesse a scapito dei mezzi che si nutrono di combustili fossili.

Inoltre per la strategica posizione e per le idee che lo animano, questo stabile potrebbe diventare punto di distribuzione dei “gas” (gruppi di acquisto solidale), o meglio delle cassette di frutta e verdura non trattate chimicamente e a prezzo equo, perché siamo convinti che nella precarietà e nella freneticità della vita a cui siamo quotidianamente sottoposti non si può e non si deve rinunciare alla qualità ed al benessere, a partire proprio da quello alimentare; per questo vorremmo utilizzare il giardino di cui lo stabile è fornito per creare degli orti sociali da mettere a disposizione di chi volesse recuperare il sapore e la possibilità di autoprodursi verdura di qualità.

Aggiungiamo, in prospettiva, la possibilità di iniziare un progetto più serio di autorecupero che faccia diventare lo stabile uno dei primi esempi nazionali di studentato autogestito ecosostenibile ed energeticamente indipendente.

Schematizzando, (come da allegati) le finalità della nostra associazione sono:

  1. L’associazione è apartitica, non ha scopo di lucro e svolge attività di promozione e utilità sociale

  2. I proventi delle attività non possono, in nessun caso, essere divisi tra gli associati, anche in forma indiretta.

  3. Le finalità generali che si propone sono: (specificare sia le finalità generali dell’associazione, sia quelle specifiche sia le modalità per raggiungere lo scopo sociale)

a)Promuovere iniziative volte al miglioramento delle condizioni abitative di studenti e giovani precari

b) Promuovere iniziative riguardanti il diritto allo studio

c)Promuovere progetti collettivi e di sensibilizzazione ambientale per la cooperazione sociale.

Nello specifico:

  1. Realizzare un lavoro di inchiesta sulla condizione abitativa studentesca (tramite questionari e raccolta di informazioni sulle agevolazioni………..)

  2. Creare uno sportello di consulenza e informazione sulla casa.

  3. Promuovere attività laboratoriali mirati al riutilizzo di materiali di scarto

  4. Promuovere progetti volti al recupero e riutilizzo di spazi dismessi e/o abbandonati

  5. Pruomuovere un progetto di ciclofficina che offra un servizio gratuito agli studenti per la manutenzione dei propri mezzi di locomozione e che punti alla sensibilizzazione sulla questione ambientale.

Al fine di poter realizzare questo progetto presentiamo la presente al pubblico demanio, chiedendo nella consapevolezza dell’inutilizzo fino a prima del nostro ingresso dello stabile, l’assegnazione dello stesso a scopo associativo, per poter sviluppare e rendere possibili i progetti sopra indicati.

Questo progetto darebbe la possibilità a molti studenti di riscoprire la possibilità di uno sviluppo reale nella coperazione sociale e di impegnarsi in un modo diverso (e crediamo migliore) di vivere questa città e questo mondo.

In attesa di una vostra rapida risposta chiediamo la momentanea sospensione dell’ordinanza di sfratto.

In allegato l’atto costitutivo dell’associazione e il dossier fotografico dei lavori di manutenzione dello stabile.

Distinti saluti,

 « ASP » Associazione Studenti Precari

Padova - Presentazione di Asp

Padova - Asp, foto dello stabile abbandonato

Padova - Asp, foto dello stabile dopo i lavori di recupero