Padova - Noi non siamo bamboccioni!

Conferenza stampa dall'Agenzia Sociale per la Casa

Utente: valeh
20 / 1 / 2010

Questa mattina davanti alla prefettura di Padova si è tenuta una conferenza stampa indetta dall'ASC,agenzia sociale per la casa, per denunciare il tentativo di sgombero nei prossimi giorni di varie case occupate da anni da giovani precari, famiglie e migranti.

Gli attivisti si sono presentati con un pupazzo con la faccia del ministro  Renato Brunetta per lanciare lo slogan NOI NON SIAMO BAMBOCCIONI, slogan scaturito dopo le varie dichiarazioni del ministro.

I prossimi appuntamenti lanciati sono quello del 22 Gennaio in via delle Melette per bloccare lo sfratto della casa occupata da due giovani precari e del 27 Gennaio contro lo sgombero della palazzina di via Todesco.

Qui di segiuto il comunicato volantinato questa mattina durante l' iniziativa: 

NOI NON SIAMO BAMBOCCIONI!

Nei prossimi giorni a Padova ci troveremo nuovamente d’innanzi al tentativo di sgombero di varie case occupate da anni da giovani precari, famiglie e migranti.

Un nuovo tentativo di attacco ad esperienze di riappropiazione e liberazione che non possiamo tollerare.

Soprattutto oggi nel tempo della crisi globale, di quella crisi che pervade ogni spazio della nostra vita a partire da quello lavorativo, della conoscenza  o quello abitativo.

Tale analisi trova conferma nelle recenti dichiarazioni del direttore dell’ATER Pavan (sicuramente non un noto sostenitori dei movimenti per la casa) che annuncia il blocco degli sfratti per i lavoratori che nella crisi hanno perso il posto di lavoro. 

Come Asc (agenzia sociale per la casa) da anni lottiamo per il diritto alla casa e siamo oggi più che mai convinti che questo diritto vada tutelato con ogni mezzo necessario.

Per noi oggi il diritto ad un tetto oltre ad essere una forma di lotta alla crisi è soprattutto una battaglia contro chi quotidianamente tenta e specula sulle  vite dei precari, studenti, giovani coppie, pensionati e migranti.

Proprio per questi motivi in queste settimane siamo stati e saremo  parte attiva della neo costituita “rete antisfratto”, che con l’Adl (Associazione Difesa Lavoratori) e l’Associazione Razzismo Stop porterà avanti  una campagna contro gli sfratti per morosità insieme a tutte quelle famiglie che l’affitto non lo stanno pagando non per scelta, ma per la condizione materiale di impossibilità.

Negli scorsi giorni il ministro Brunetta ha affermato (aggiungendo in  seguito che fosse una battuta (???)) la propria intenzione di farsi promotore di una legge che metta alla porta i giovani al compimento della maggiore età.

Concordi con l’affermazione del ministro, ci sorge però spontaneo sollevare alcuni problemi: siamo convinti che l’alto tasso di permanenza in casa natale dopo la maggiore età non sia  legato alla culturale propensione tutta italiana all’essere dipendenti dal seno materno, ma che scaturisca dall’impossibilità dei giovani di emanciparsi e rendersi indipendenti dalla propria famiglia in questa società.

Nel paese in cui viviamo ci siamo sempre scontrati con una forma di welfare unicamente familistico, che non ha mai dato la possibilità concreta ai giovani di tentare di costruirsi un futuro indipendente nello studio, nel lavoro, ma ha sempre tenuto legato a triplo filo per necessità il giovane alla propria famiglia.

 Pretendiamo ora, invece, un riconoscimento da parte dello stesso miniministro, in quanto, gli attivisti di “asc”, i giovani studenti occupanti dello stabile di ponte Sant’Agostino e tutti coloro che hanno deciso di occupare una casa, questa scelta di indipendenza, autonomia ed emancipazione l’hanno fatta!

Per questo  rivendichiamo con forza la nostra opposizione e la nostra lotta contro tutti gli sfratti delle famiglie e dei giovani messi alla porta per morosità e contro ogni sgombero di case occupate, che rappresentano la voglia e la convinzione dei giovani e di tutti coloro che hanno fatto la scelta di non aspettare più la grande famiglia (che sia essa quella classica o quella chiamata Stato) a spianargli la via, ma che questa via hanno scelto di costruirsela da soli passo dopo passo.

Il 22 ed il 27 gennaio ci troveremo di fronte ai tentativi di sgombero della casa occupata abitata da due giovani precari in via delle Melette e della palazzina in via Todesco.

Noi saremo li con i nostri corpi per impedire che questi sgomberi abbiano luogo. Non permetteremo che queste esperienze di autonomia e libertà vengano interrotte, almeno fin quando non verranno garantite degne condizioni a tutti coloro che  giorno dopo giorno, con coraggio, le costruiscono!

ASC, agenzia sociale per la casa Padova


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