Una grandissima mattinata di
mobilitazione quella lanciata dall' Assemblea sociale per la casa di
Padova e a cui hanno risposto in tantissimi: sin dalle prime ore del
mattino quasi un centinaio di attivisti per il diritto alla casa e
famiglie che compongono la rete Padovana, hanno riempito via
Segantini e il cortile della casa della famiglia che oggi doveva
essere sfrattata: un altro nucleo familiare, con la presenza di due
minori, strozzati dalla crisi e dall' impossibilità di far fronte
all' affitto e alla mancanza di lavoro.
Una situazione come
purtroppo tante, quelle che abbiamo visto e incontrato in questo
anno, e quelle altre centinaia sparse in tutto il territorio del
Padovano, di cui non si sa niente.
Una famiglia coraggiosa quella
di Seedorf pero', una famiglia che ha deciso di far valere il suo
diritto ad una abitazione, e che insieme a tanti altri sta
dimostrando che mettendosi insieme e costruendo una grande battaglia
pubblica e alla luce del sole per impedire gli sfratti, occupare case
vuote e lasciate al degrado, andando a chiedere spiegazioni a chi di
loro vorrebbe far finta di niente, Comuni, Prefetture, Uffici Casa,
Governi, può rappresentare una speranza, di vita e di cambiamento.
Così ha lavorato Asc Padova in questo anno e così intende andare avanti, finchè tutti i coperchi dell' ipocrisia non saranno scoperchiati, di chi ancora dice che non vi sono soluzioni, non vi sono fondi, mentre continua a costruire grandi opere, prende tangenti e corrompe, andando a parlare di legalità quando una famiglia che non ha più altre possibilità occupa giustamente una casa e chiede il diritto alla residenza e l' allaccio delle utenze.
Ma l' iniziativa di oggi aveva anche un significato particolare nella nostra città: era il primo sfratto dell' era Bitonci; il sindaco leghista, il sindaco che insieme al' assessore Saia fa proclami che hanno dell' incredibile e che vogliono far passare per l' ennesima volta una storia sentita e risentita che nulla a che vedere con la realtà della nostra città e del paese intero: accostare criminalità e degrado a povertà e miseria.
Questo è il concetto che si vorrebbe far passare, come sempre a danno degli ultimi, di chi ha perso il lavoro, del senza casa, dello sfrattato, dell' occupante.
Ma noi, che abbiamo ben altra idea di città e che veramente sappiamo dove si celano criminalità e degrado, non staremo a guardare in silenzio, e da oggi ripartiremo più forti di prima.
Intanto l' appuntamento che lanciamo pubblicamente è per Venerdì 11 Luglio, per difendere tutti insieme, l' occupazione abitativa di Prince. Appuntamento in via delle Melette 3, a Padova.
Stay tuned and join the struggle!
#bitoncistaisereno
Asc Padova