Matteo Salvini sbarca a Padova pensando di professare un nuovo vangelo inedito, un altro "Secondo Matteo".
Se pensate di trovarvi accettazione, carità e fratellanza state, però,
sbagliando libro. Al contrario, potete riconoscere tanto nel suo libro
quanto nei suoi discorsi i seguenti tratti peculiari:
Razzismo.
Matteo Salvini è colui che fa propaganda della discriminazione etnica,
negando l’accoglienza ai profughi e ai migranti che fuggono da guerra e
miseria. La sua idea di confine prevede muri, fili spinati e
respingimenti delle imbarcazione sulle quali i migranti in partenza
dalle coste del Nord Africa rischiano la vita per cercare la possibilità di un futuro.
Xenofobia. Matteo Salvini fa dell’esclusione dell’altro la propria
politica, diffondendo paura e intolleranza nei confronti della culture e
delle usanze degli abitanti rom e arabo-musulmani. Per questo
personaggio basta avere la pelle di un colore non bianco e dei costumi
non riconoscibili come individuali per essere giudicato un “terrorista” o
un “incompatibile” con i cosiddetti valori occidentali.
Sessismo e omofobia. Matteo Salvini ha ben poco a che fare con le
libertà individuali, finanziando associazioni antiabortiste e istigando i
suoi amministratori locali a disobbedire alle celebrazioni delle unioni
civili per persone dello stesso sesso.
Il segretario della
Lega Nord è stato invitato a Padova anche per presenziare alla festa
provinciale del partito che si svolgerà al PaleGeox venerdì sera; una
festa che vorrebbe ricordare la storica figura della Gaetana. Gaetana
era una povera vagabonda, una cosiddetta “stracciona”, che girava per le
strade e le piazze della città condividendo quel poco che aveva con gli
altri indigenti padovani. La sua condivisione, che si faceva per le
strade, non guardava in faccia a nessuno: la donna dava da mangiare a
tutti al di là della loro provenienza geografica e della loro
appartenenza sociale. Insomma, Gaetana poco rappresenta gli ideali di
Salvini, anzi: se vivesse oggi, sarebbe con ogni probabilità
colpita dalle ordinanze che in tutte le città amministrate dalla Lega
vengono applicate per relegare ai margini i mendicanti, i migranti, gli
studenti, come del resto accade a Padova.
Per tutti questi
motivi, scendiamo in tanti e tante in piazza e respingiamo al mittente
le politiche ed i valori malsani di Salvini.
Sabato mattina alle ore 9 in Piazza Garibaldi vogliamo invitare la Padova antirazzista e solidale.
C.S.O. Pedro
Padova #MAICONSALVINI sabato 1 ottobre
Nessuna cittadinanza al razzismo, xenofobia e sessismo. Appuntamento ore 9 P.zza Garibaldi.
28 / 9 / 2016