Padova - #MaiConSalvini, fuori razzismo e xenofobia dalla città

Nessuna cittadinanza all'odio. Circa 200 persone contestano il leader del Carroccio, lanci di uova e fumogenti. Respinta la carica.

1 / 10 / 2016

Ospiti "illustri" attraversano Padova in questo ancora caldo fine settimana di primo autunno.

Ieri, il segretario della Lega Nord è stato invitato a Padova per presenziare alla festa provinciale del partito che si è svolto al PalaGeox; da quel palco, insieme al sindaco della città Massimo Bitonci e al presidente della Regione Luca Zaia, il leader del Carroccio ha voluto dare il suo contributo alla "Gaetana".

Una scelta singolare se consideriamo che la storica figura patavina - la Gaetana appunto - altro non era che una povera vagabonda, una cosiddetta “stracciona”, che girava per le strade e le piazze della città condividendo quel poco che aveva con gli altri indigenti padovani. La sua condivisione, che si faceva per le strade, non guardava in faccia a nessuno: la donna dava da mangiare a tutti al di là della loro provenienza geografica e della loro appartenenza sociale. Insomma, Gaetana poco rappresenta gli ideali di Salvini, anzi: se vivesse oggi nella Padova di Bitonci, sarebbe con ogni probabilità colpita dalle ordinanze, identiche in tutte le città amministrate dalla Lega, che vengono applicate per relegare ai margini i mendicanti, i migranti e gli studenti che rimangono il cuore pulsante di questa città.

Oggi invece, Salvini presenta alla Mondadori di piazza Insurrezione il suo libro «Secondo Matteo. Follia e coraggio per cambiare il Paese» (Rizzoli). Un libro che evoca nelle sue pagine i sentimenti negativi con cui la Lega Nord ha sempre fatto campagna elettorale, ossia razzismo, odio, xenofobia e omofobia.

Appunto per questo, circa 200 persone sono scese in piazza per contestare la presenza di tali personaggi in città.

Il presidio si è velocemente trasformato in un corteo che, in maniera determinata, ha cercato di avvicinarsi il più possibile in piazza Insurrezione, nella sede della Mondadori dove appunto si è tenuta la presentazione del "libro".

La risposta è stata quella classica: una Padova militarizzata, con decine di agenti in tenuta anti-sommossa e griglie di transenne a proteggere la libreria e Salvini con la sua claque di fedelissimi. Dopo un lancio di uova e fumogeni, la Polizia ha cercato di caricare la testa del corteo, non riuscendovi e limitando ad essere spettatori del lancio e delle provocazioni salviniane dall'altra parte.

Dopo aver respinto la carica e aver disturbato in maniera colorata l'evento, i manifestanti si sono ripresi le strade della città, chiedendo a gran voce maggiori diritti per tutti e condannando l'odio e il razzismo che Salvini,  Bitonci, Lega Nord e le nuove ma vecchie destre professano.

QUI il comunicato del Cso Pedro

Padova - Immagini dall'iniziativa

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