Padova - La rete antisfratto s' incatena davanti alla Prefettura

Case, diritti e dignità. Contro la crisi blocco degli sfratti e nuove politiche abitative

24 / 3 / 2010

A meno di un mese dalla giornata del Primo Marzo a Padova, la rete Antisfratto è tornata in prefettura. In queste settimane la rete ha continuato a portare avanti la difesa di molte case. Sono centinaia i provvedimenti di sfratto esecutivo richiesti da privati contro altrettantefamiglie, in tutta la provincia di Padova. Si tratta di sfratti per morosità, accumulata dopo la perdita del lavoro e delle possibilità di accedere ad un reddito.Dalle 11 di questa mattina alcune persone colpite da provvedimenti di sfratto, si sono incatenate davanti all’entrata, per chiedere l'incontro con il Prefetto e proporre soluzioni concrete per risolvere questa situazione emergenziale:

- la messa a disposizione di tutti gli alloggi pubblici ancora non assegnati, per destinarli alle famiglie colpite da sfratto

- la copertura della morosità e la stipula di nuovi contratti " a canone concordato" negli stessi alloggi su cui pende il provvedimento di sfratto

- la stipula di contratti "casa buona" dove i nuclei familiari non riescano a far fronte al canone, per gli appartamenti già abitati o per nuovi alloggi reperiti sul mercato

- la possibilità, per chi ancora non è colpito da provvedimento di sfratto, ma non riesce a far fronte al canone di affitto, di stipulare contratti "concordati" e contratti "casa buona" anche al fine di contenere l'eccessivo innalzamento dei prezzi del mercato privato, causa principale (insieme alla crisi economica) della morosità degli inquilini

- la rimozione delle ordinanze comunali che impediscono ai cittadini stranieri di accedere agli alloggi pubblici

Intorno alle 15.00 di oggi pomeriggio è arrivata la conferma dell'incontro, che si è svolto mentre piazza Antenore rimaneva presiditata dalla rete Antisfratto.

Un segnale positivo che ha permesso di far visionare e prendere posizione rispetto ad alcune richieste che la rete Antisfratto sta portando avanti.

Tra cui la garanzia di non intervento della forza pubblica nei prossimi sfratti e di aver posto all’attenzione la drammaticità della situazione che troppe famiglie vivono in città e provincia.

“ Non ci accontentiamo, perché sono troppe le situazioni in cui il tentativo di sfratto avviene nel silenzio. Il problema non è solo quello dell’utilizzo della forza pubblica, ma anche la responsabilità che le amministrazioni comunali si devono prendere. Se il prefetto non ha intenzione di farsi garante su questo punto, uno ci domandiamo quale sia la sua funzionalità? Secondo saremmo noi ad intervenire nelle prossime settimane direttamente sulle amministrazioni.”

Per venerdì mattina, intanto la Rete Antisfratto annuncia un nuovo appuntamento in difesa di una famiglia italo – marocchina a Padova in via Dini.

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