Giovedì 1 aprile si terrà al Cso Pedro un dibattito che affronterà la tematica riguardante il carcere istituzionale e il carcere dentro di noi.
In vista di questo appuntamento, durante la trasmissioni di oggi si è iniziato a produrre un ragionamento sul tema delle politiche sulle dipendenze e sul carcere.
Ascolta la trasmissione
"A partire dalla "Carta di Trieste", l'incontro di giovedì vuole essere un punto di partenza per discutere dell'emergenza carcere, dell'impatto sociale della legge Fini-Giovanardi e del controllo sulle nostre vite."
Enrico Zulian, Cso Pedro
"L'emergenza del sovraffollamento è uno dei problemi che stà caratterizzando la situazione attuale delle carceri. Le leggi Bossi-Fini e Fini-Giovanardi hanno creato dei nuovi reati e inasprito alcune pene: in questo momento il 70% dei detenuti sono reclusi a causa di reati connessi alle sostanze stupefacenti, e di questi il 40% sono dei tossicodipendenti."
Paola Marchetti, Ristretti Orizzonti
"La figura del Garante dei Detenuti è una figura nuova e sperimentale, non ancora dotata di poteri effettivi, ma che è indispensabile per vigilare sui diritti delle persone sottoposte a detenzione. Il compito del garante è quello di tutelare i diritti fondamentali riconosciuti dalla Costituzione quali il diritto alla salute, al lavoro, all’istruzione."
Livio Ferrari, Garante dei detenuti di Rovigo
"In questo periodo caratterizzato da una crisi diffusa e dalla mancanza di forme di welfare adeguate alle trasformazioni sociali, si determinano forme di contenimento e repressione sociale che comprendono il carcere come luogo fisico, ma che si allargano anche nel tessuto della società."
Omid Firouzi, Reality Schock