Padova - Dove sognano le formiche verdi

Comunicato verso la quattro giorni di forum internazionale diritto allo studio.

6 / 9 / 2010

Sono anni che lavoriamo, lottiamo, sogniamo di trasformare la scuola e la società in cui viviamo: ci sembra di averle provate tutte o quasi, ma, di fatto, abbiamo la sensazione di stringere nella mano un pugno di sabbia asciutta.

Possiamo ancora scombinare il puzzle che ci viene costruito attorno, possiamo costruire un immaginario diverso, dove la scuola - la trasmissione delle conoscenze - divenga il BENE COMUNE per eccellenza attraverso cui realizzare forme societarie diverse e migliori? Pensiamo di sì.

Mille rivoli segnano i tragitti delle esperienze di resistenza, di sperimentazione, di innovazione e di trasformazione, troppo spesso essicati per l'incapacità, l'impossibilità, la miopia di trovare un alveo comune in cui diventare una forza potente e dirompente. Anche negli ultimi mesi si sono intraviste enormi potenzialità latenti, pensiamo allo sciopero degli scrutini, alle lotte pur disperate dei precari, alla illegittimità manifesta con cui il MIUR ha fatto passare le sue riforme, al
ribollire di diversificate forme di protesta nelle università, esperienze che varrebbe la pena si confrontassero per trovare una convergenza che trasformi il pensiero critico in una nuova pratica costituente.

Ovviamente per provare a progettare un futuro possibile molto altro potrebbe essere enunciato al fine di sollecitare l'interesse, la motivazione dei soggetti individuali e collettivi che su queste tematiche si sono spesi, oggi, ieri e nel passato, ma ora crediamo sia prematuro e presuntuoso.

Una opportunità ci viene data dal FORUM PER IL DIRITTO ALLO STUDIO che ogni 2 anni viene tenuto
presso una città [ateneo] europea: quest'anno Padova, dal 30 settembre al 3 ottobre, lo ospiterà.

Dal programma dell'evento - vedere il sito in calce - se ne deduce che sarà una parata istituzionale, un luogo per parlarsi adosso tra esperti, dei divertissement: il tutto sembra assai pretenzioso ma ghiotto al tempo stesso.

Perchè non provare a ribaltare questo evento, trasformandolo in un OCCASIONE per confrontarci,
discutere progettare il NOSTRO FUTURO nella società della conoscenza, dove la trasmissione dei saperi può essere il motore del cambiamento, della trasformazione sociale?

Potremmo ipotizzare delle piazze tematiche, dei seminari, dei concerti, delle assemblee, delle manifestazioni per la scuola BENE COMUNE, di tutti e per tutti, e contro la destrutturazione e distruzione della scuola pubblica e del diritto allo studio.

Naturalmente non pensiamo e non vogliamo farlo da soli, CESP e COBAS della scuola di Padova e del Veneto, Comitati per la Buona Scuola del Veneto, assieme a quello che si muove dentro le università della regione, ma, ci piacerebbe, diventasse il luogo per dei possibili STATI GENERALI di tutti coloro che sono interessati al mondo della scuola , nell'accezione generale del termine.

Questa comunicazione vuole sondare le disponibilità ad avviare quel work in progress che ci possa portare ad affrontare i COMUNI PERCORSI; oltretutto il periodo si sposa perfettamente con le indicazioni arrivate dal
forum europeo di Istanbul e fatte proprie dall'Assemblea Nazionale delle Scuole riunitasi il 4 luglio a Parma.

Attendiamo fiduciosi, pensando che se si deve cominciare a trovare un alveo condiviso di lavoro, questa sia un'occasione da non perdere.

Carlo Salmaso e Beppi Zambon

per il CESP, i Cobas della Scuola, il Comitato Genitori ed Insegnanti per la Scuola Pubblica di Padova