Una tendopoli sotto la Prefettura per chiedere dignità e giustizia. Dal pomeriggio di oggi sono 50 i migranti che hanno preso possesso di Piazza Antenore per chiedere un permesso di soggiorno dopo l'ingiustizia della sanatoria, per chiedere una moratoria dei provvedimenti di espulsione per chi ha denunciato l'organizzazione criminale che ha organizzato le truffe.
Insieme agli attivisti dell'Associazione Razzismo Stop è iniziato dal pomeriggio il presidio permanente.
Con con una lettera indirizzata alle autorità della città di Padova moltissime associazioni, collettivi ed organizzazioni sostengono la battaglia dei migranti truffati.
Il presidio rimarrà qui in Piazza Antenore per tutta la notte e in serata anche alcune band porteranno la loro solidarietà ai migranti esibendosi dal vivo . Per domani la Piazza della libertà e dignità vuole chiamare tutti i cittadini sensibili e solidali ad essere presenti. In particolare si organizzeranno volantinaggi, raccolta firme di solidarietà ed un'assemblea alle ore 18.00 per discutere e decidere come continuare l'iniziativa.
Verso il Primo Marzo 2011
Cronaca SMS dal presidio
19.49 - In piazza della libertà si iniziano a montare le tende per la notte
19.42 - Per domani alle ore 18 assemblea per discutere come continuare l'iniziativa
18.59 - Dal sound system la musica e gli interventi riempiono la piazza. Più tardi cochabamba orchestra e buena mista in concerto
18:04 - Continua il volantinaggio e la sensibilizzazione in piazza con la
presenza attiva di migranti e associazioni attenti alla questione dei
diritti per tutti.
17:57 - Tanta la gente che si ferma al presidio a firmare la petizione, prendere i volantini, in solidarietà coi i migranti.
17:20 - Ai microfoni si alternano i militanti delle associazioni
antirazziste. Resteremo, dicono, fino a che il prefetto non darà una
soluzione a queste persone truffate dalla sanatoria
17:14 - Iniziano gli interventi dall'impianto. Da piazza Antenore, oggi ribattezzata Piazza della libertà, si chiedono diritti e dignità per le persone truffate!
17:04 - I migranti raccolgono le firme sulla lettera aperta alla città e alle istituzioni. Sotto la prefettura si montano i gazebo e si accendono i generatori. Il collegamento Internet è stabilito
16:46 - La piazza inizia a colorarsi di cartelli, striscioni, e gazebi. Permesso di soggiorno subito. Uniti contro il razzismo
16:42 - Piazza Antenore, sede della Prefettura è ormai piena di striscioni, ve li leggo.. Uniti contro il razzismo per i diritti dei migranti, piazza antenore = piazza della libertà, anche molti italiani si avvicinano e chiedono come possono partecipare
16:29 - Migranti insieme a studenti e precari in questo momento stanno allestendo un presidio in piazza antenore contro la sanatoria truffa e per il diritto di cittadinanza
16:28 - Un centinaio di migranti con tende e striscioni si è attestato sotto la prefettura. La richiesta è il blocco delle espulsioni.
La loro storia
Truffati! Illusi, Ricattati e poi ingiustamente raggirati. Sono i migranti in lotta a Padova contro la truffa della sanatoria 2009.
La loro storia è quella di tanti altri che nel settembre 2009 sono stati raggirati da una organizzazione criminale ramificata nel Veneto ed oltre i confini regionali.
Le loro storie sono quelle di lavoratori edili, lava piatti, facchini, giardinieri, raccoglitori, di chi racimolava pochi euro distribuendo volantini o alle porte di un supermercato e che sono stati illusi dalla speranza di iniziare un lavoro vero, con il contratto, con il permesso di soggiorno.
Ma la loro storia racconta anche l'ingiustizia di questa legge, la Bossi Fini, che inventando e producendo continuamente clandestinità, costruisce, intorno alle vite dei migranti, un ricatto permanente.
Da un lato l'ingiustizia della legge, dall'altro l'occasione aperta dalla sanatoria 2009 – circoscritta al solo lavoro domestico – hanno aperto il varco per affaristi e faccendieri che sulla pelle dei migranti hanno costruito fortune diffondendo informazioni false tramite mediatori, professionisti, uffici, documenti falsi e datori di lavoro conniventi,che insieme costituivano un vero e proprio sistema organizzato di sfruttamento.
Migliaia di euro per un permesso di soggiorno, nella convinzione, maturata nel corso degli anni grazie e sanatorie e decreti flussi ipocriti, che indebitarsi per ottenere un permesso fosse l'unica strada possibile per regolarizzarsi.
I migranti, alla ricerca permanente di una possibilità per regolarizzare la loro posizione, venivano avvicinati da mediatori o datori di lavoro che offrivano una assunzione, che sarebbe stata seguita da professionisti, e che avrebbe successivamente comportato il rilascio di un permesso di soggiorno, dietro il pagamento di cifre tra i 1.500 e i 5.000 euro.
Successivamente, consegnavano tutti i documenti ufficiali agli aspiranti lavoratori, compresi i documenti di identità dei datori di lavoro, le ricevute di invio, le ricevute dei versamenti contributivi.
Tutto faceva pensare ad un meccanismo regolare: solo in seguito i truffati avrebbero scoperto il raggiro.
Ora chiedono giustizia e dignità. Chiedono che venga dato loro un permesso di soggiorno per protezione sociale (ex art 18). Chiedono che le autorità mettano fine a questa ingiustizia. Che venga cancellata questa legge che alimenta il mercato e la compravendita della vita di migliaia di migranti in questo paese.
Chiedono che venga messa fine alle espulsioni ed alla detenzione.
Chiedono di poter vivere dove hanno scelto di vivere.