.Questa mattina si è svolta a Padova una conferenza stampa in collegamento con la Campagna Americana"Rethink Afghanistan - Otto anni dopo: Settimana Nazionale di Azione dei Media contro la Guerra in Afghanistan" e all'interno della crescita in Italia e nel mondo del rifiuto dell'occupazione militare.
Gli attivisti si sono dati appuntamento davanti al Monumento Ledeskin dedicato ai morti dell'11 settembre; la volontà era quella di riaffermare che otto anni di occupazione militare hanno prodotto come unico risultato morte e distruzione e una totale avversità delle popolazioni di quei territori.
Sono state denunciate anche le menzogne di chi cerca di sostenere che la guerra, visto che ormai è impossibile sostenere che sia un operazione di pace, porta democrazia e giustizia in un paese che giorno dopo giorno va verso la barbarie.
La nostra presenza in Afghanistan è uno spreco anche di soldi che invece potrebbero essere utilizzati per scuole, università, servizi sociali e solidarietà sociale.
Successivamente l'iniziativa si è spostata in piazza delle Erbe; l'azione comunicativa si è spostata d'innanzi ad un banchetto della Lega Nord dove gli attivisti hanno smontato materialmente e politicamente l'ipocrisia della Lega come contributo reale alla battaglia per il ritiro delle truppe.
Lega che chiede il ritiro dei militari per motivi di consenso, cerca di instillare sempre il suo morbo razzista: “Andiamo via dall'Afghanistan e chiudiamo le nostre frontiere al pericolo umano dell'altro”. Le politiche securitarie sono le figlie minori dell'azione politica internazionale contro il terrorismo ma per gli attivisti che oggi sono scesi in strada ripensare alla presenza militare in Afghanistan è sopratutto questo: agire per il ritiro delle truppe ora e subito contro ogni ipocrisia e menzogna.
