Padova – Bloccati due sfratti in due giorni. Adesso vogliamo le case.

Continuano le resistenze agli sfratti da parte degli attivisti e delle famiglie.

22 / 4 / 2013

Nella giornate di Lunedì 22 e Martedì 23 Aprile, abbiamo bloccato due sfratti. Il primo di una famiglia con 3 bambini e monoreddito, che da un po' di tempo non riesce a più a pagare l' affitto. 600 euro per la mensilità più le spese, condominiali e non. Troppo, per chi come tantissimi oggi a Padova e in Italia, hanno perso il lavoro o si barcamenano tra lavori precari, malpagati e incerti. Troppi anche per Benedicta, che lavora e fa le pulizie in una ditta, per 2 ore e mezza al giorno e riesce a portarsi a casa circa 700 euro al mese. Con questi deve vivere lei, suo marito, disoccupato e i suoi 3 figli di 2 e 4 anni. Certamente con questi non riesce a pagare l' affitto.

Un' altra famiglia, quella di Fatimo e Richard, con due figli minori a carico, che non riescono a pagare l' affitto da più di un anno. E dire che ce la stanno mettendo tutta. Richard dopo tanti sforzi e ricerche, ha trovato un lavoretto come autista a chiamata. Le difficoltà sono tante, ma comunque adesso c'è qualcosa mensilmente per la sua famiglia. Dopo 7 accessi, e altrettante giornate di resistenza, il Comune fa ancora finta di niente. Le promesse/richieste sono state tante: serve almeno un contratto di lavoro per avere una casa. Serve il permesso di soggiorno di almeno 2 anni per avere l' assegnazione. Tutte richieste esaudite, ma che evidentemente erano solo false promesse per prendere tempo e affrontare questa questione sociale come si fa di solito in questo paese: vedremo..aspettate..vi faremo sapere.

Loro come tantissime altre famiglie si sono rivolti al Comune, ai servizi sociali e all'Ufficio casa, per avere una aiuto o magari a chiedere semplicemente che tutte le case che a Padova sono vuote, sfitte o peggio in vendita da parte di Comune e Ater, vengano messe a disposizione delle famiglie che hanno lo sfratto esecutivo, e che sarebbero ben disposte a vivere e pagare un affitto, al netto delle proprie possibilità.

Cose che dovrebbero essere normali per un' amministrazione comunale, che in un periodo di crisi come quello che si vive oggi in Italia, dovrebbe mettere a disposizione le risorse che ci sono per dei motivi giusti e sacrosanti, come appunto quello di avere un tetto sotto il quale vivere in modo dignitoso e pagare l' affitto consono alle proprie possibilità.

La verità la sappiamo e l' abbiamo più volte denunciata: le case sfitte sono tantissime, l' Ater ed il Comune vendono le case invece di assegnarle, le graduatorie son ferme da tempo. A chi giova questa situazione? Noi crediamo a nessuno. Né agli inquilini, né ai proprietari, né alle stesse amministrazioni. Le risposte devono essere quelle che tutti sappiamo: assegnare le case, promuovere contratti agevolati, intervenire sui mutui e fare un piano di politiche abitative serio e urgente, che tenga conto del fatto che questa situazione drammatica è destinata ad aumentare nei prossimi mesi.

Oggi abbiamo bloccato due sfratti. E tanti altri ne bloccheremo. Ma la lotta contro gli sfratti deve avere uno sbocco positivo, che non può essere altro che la conquista materiale delle case.

E' il momento di dare risposte. Non aspettiamo ulteriormente.

Adl Cobas. Razzismo Stop. Cso Pedro.

Padova - due sfratti bloccati