Questa mattina gli attivisti e le famiglie dell'ASC hanno bloccato il terzo accesso dello sfratto di una famiglia con due bambini. Più di 30 persone accorse in via Confalonieri per impedire che l'ennesima famiglia finisse per strada, a fronte di un disinteresse totale di Comune, Ufficio Casa e Servizi sociali, incapaci di dare qualsiasi tipo di soluzione.
Oggi l' Asc ha lanciato pubblicamente la campagna per chiedere il blocco immediato degli sfratti e per riportare la gestione del patrimonio pubblico nella disponibilità dei cittadini e di tutti coloro che sono colpiti dalla crisi.
Di seguito il volantino distribuito:
BASTA SFRATTI: MORATORIA SUBITO!
Sempre
più famiglie a Padova e provincia sono colpite da provvedimenti di
sfratto e pignoramento, il più delle volte legato a morosità
involontaria, cioè a causa della perdita del posto di lavoro e della
conseguente difficoltà a pagare le rate del mutuo o le mensilità
dell' affitto.
Giovani
coppie, precari e studenti hanno le stesse difficoltà a fare i conti
ogni giorno con un costo della vita ormai insostenibile e
l'impossibilità di disporre di un reddito che permetta di vivere
dignitosamente, usufruire di servizi e costruirsi un futuro.
Migliaia
di persone nel nostro territorio stanno continuando ad ingrossare
quel dramma sociale che è rappresentato oggi dalla negazione del
diritto all' abitare e della mancanza di prospettive per la propria
vita.
Nella provincia di Padova e nella città stessa sono
centinaia gli sfratti che vengono eseguiti o che sono in esecuzione,
generando spesso una guerra tra piccoli proprietari e inquilini
morosi senza via d' uscita.
Tutto questo mentre si preclude
la possibilità di accesso al vasto patrimonio pubblico in disuso e
lasciato al degrado e alla speculazione da parte del Demanio, Comuni,
Provincie, Regioni, grandi società, banche e consorzi o peggio, come
il recente scandalo che ha coinvolto l' ATER del Veneto: appalti
facili, decine e decine di appartamenti “assegnati” o venduti ad
amici, dirigenti e impiegati ( i soliti noti) a prezzi “popolari”e
altri lasciati vuoti per anni.
Come ASC abbiamo denunciato questa
situazione occupando gli uffici dell' Ater di Padova ed in altre
città del Veneto e consegnando un “preavviso di sloggio” all'
ente, lanciando una campagna di chiusura dell' ente stesso e per la
rimessa a disposizione di questo patrimonio nelle mani dei
cittadini.
La nostra controparte sono grandi proprietari ma anche
Sindaci, Province, Regioni, che non riescono o non vogliono prendere
in mano la questione e che si nascondono dietro presunte
impossibilità o indisponibilità di “cassa”.
E'
possibile riprendere in mano tutto quello che non è uso e
consegnarlo a chi ne ha veramente bisogno.
Chiediamo un immediato
BLOCCO DEGLI SFRATTI.
Non è più possibile che famiglie
finiscano per strada o che debbano vivere con la paura che questo
accada.
Organizzandosi insieme è possibile resistere agli sfratti
e chiederne il blocco.
Organizzandosi insieme è possibile
occupare gli alloggi lasciati sfitti e restituirli alla collettività
e a chi ne abbia bisogno.
Organizzandosi insieme è possibile
affrontare questa emergenza sociale e lottare per conquistare i
nostri diritti.
Denunciamo inoltre che i soldi che dovrebbero
essere usati per i servizi, le scuole, trasporti, emergenze come
quella della casa o del lavoro, vengono invece dati alle banche e per
la costruzioni di grandi opere come il TAV o il Mose nel nostro
territorio.
Non è possibile oggi, mentre sempre più cittadini
vivono una situazione di precarietà esistenziale, sono esclusi da un
equa distribuzione della ricchezza prodotta, dalla possibilità di
avere un occupazione e vessate dalle politiche “criminali” della
Troika, che grosse quantità di denaro vengano usate per opere
inutili e per gonfiare le tasche di chi ha già troppo.
Per questo
saremo come ASC di Padova alla manifestazione a Venezia il 30
Novembre contro le grandi opere, per ribadire insieme che abbiamo
bisogno di una sola grande opera:
CASA E REDDITO PER TUTTI!